Emergenza Coronavirus: la Campogalliani piange Giorgio Codognola, storico tecnico delle luci. Bettini: 'Il teatro era parte della sua vita'. 17 morti nel mantovano, anche un medico di base

MANTOVA, 18 mar. - Emergenza Coronavirus: a furia di dare i numeri si rischia di scordare che dietro a questi ci sono delle persone in carne ed ossa. Il coronavirus significa malati, signfica guariti, ma, purtroppo, significa anche morti. Sono 17 soltanto nella giornata di ieri nel mantovano.

Fra loro c'è anche Giorgio Codognola, storico tecnico delle luci dell'Accademia Teatrale Campogalliani di Mantova.

Chi almeno una volta ha frequentato il teatrino di Palazzo d'Arco non può non ricordarselo. Ora Giorgio non c'è più. Aveva 73 anni.

Ecco un suo ricordo che ci ha inviato Maria Grazia Bettini regista e direttore artistico della Campogalliani: "Questa sera - scrive - ci ha lasciato Giorgio Codognola a causa del coronavirus. Giorgio ha iniziato la sua attività artistica in compagnia circa 50 anni fa come tecnico luci. Era allievo di Aldo Signoretti che gli ha insegnato tutti i trucchi del mestiere teatrale. Con il tempo è diventato anche conservatore dei beni e cioè responsabile del patrimonio e della sicurezza della compagnia. Il teatro era la sua casa e parte della sua famiglia. Da quando era in pensione arrivava alle 8 in teatrino e controllava il funzionamento e la manutenzione di tutti gli apparati tecnici ed informatici. Era capo di un gruppo di tecnici che aveva formato proprio per la continuità dell'attività teatrale. Insegnava nella Scuola di teatro Campogalliani illuminotecnica e amministrazione del teatro. Era severo ma generoso e amava fare teatro non come hobby ma come parte integrante della sua vita. La Campogalliani perde un elemento importantissimo e difficile da sostituire, ma gli farebbe torto se fermasse l'attività teatrale da lui così amata. Grazie Giorgio da tutta la Campogalliani".

MORTO MEDICO DI BASE. Purtroppo, come si diceva all'inizio, oggi i morti, oltre a Giorgio Codognola, sono stati 16. Tra loro anche un medico di medicina generale di Medole ricoverato all'ospedale di Mantova, a causa di complicazioni dovute al Coronavirus, da qualche giorno. Si tratta del dottor Franco Galli 65 anni.

Questo decesso riporta alla luce la situazione molto complicata che stanno vivendo anche i medici di medicina generale, come ricorda anche il dottor Franco Sissa, medico di base di Borgo Virgilio, attraverso un post sulla propria pagina Facebook in cui chiede maggiori sistemi di sicurezza: "La situazione è drammatica. Giancarlo per primo ha denunciato questa incredibile situazione per cui MMG non sono protetti. dr galli come molti di noi è andato a visitare persone che conosceva, di cui si fidava, non poteva non andare. È il dovere, la vicinanza, l'amicizia che ogni MMG istaura coi propri assistiti. Come fai. CI vai. Ora che non c'è piu chissa quali elogi ecc. Non ci interessano i discorsi funebri e funerei. Pretendiamo di avere sistemi di sicurezza come in ospedale! Poi ci sarà il tempo per la giustizia. Non per la vendetta".

(em.sa.)