Belleli, aria tesa e sciopero a oltranza per l'operaio licenziato in tronco

MANTOVA, 5 giu. - Dopo il licenziamento in tronco di un operaio della fabbrica, ritenuto ingiusto dagli altri lavoratori e dai sindacati, i lavoratori della Belleli hanno proclamato uno sciopero a oltranza in solidarietĂ  e per rispondere al clima sempre piĂą difficile che si respira alla Belleli.

Questa mattina l'astensione dal lavoro è proseguita in modo massiccio con un presidio fuori dai cancelli dello stabilimento: l'accoglimento della richiesta di incontrare il Prefetto ha contribuito a distendere la tensione. I lavoratori hanno dunque deciso di sospendere temporaneamente lo sciopero e riunirsi in assemblea con la Rsu per decidere democraticamente il da farsi.

Percorsa via Brennero per arrivare alla sala assemblee, vicino al parcheggio dei dipendenti, la sorpresa di trovare il cancello sbarrato per impedire l'ingresso ai lavoratori e anche l'uscita delle automobili. Il corteo di operai è tornato all'ingresso di via Taliercio, dove è stata occupata la portineria nord e dove sarebbe avvenuto un dialogo molto teso con il Responsabile della Sicurezza. L'assemblea si è poi tenuta all'ingresso della fabbrica dove è stata discussa questa serie di provocazioni che rischiano di gettare altra benzina sul fuoco.

Una agitazione che parte da lontano, da mesi di denuncia da parte della rsu e dei lavoratori che parlano di un clima difficile in fabbrica. E poi questo nuovo casus belli: un operaio appena tornato da un periodo di malattia raggiunto in mensa e invitato a lasciare lo stabilimento con licenziamento immediato. Se l'azienda parla di una "malattia non del tutto chiara" che avrebbe portato alla scelta tassativa di licenziare l'operaio, per la Rsu della Belleli si tratta della strumentalizzazione di un cavillo burocratico, indipendente dalla vicenda di un uomo malato; il licenziamento in tronco è infatti previsto solo in caso di gravi mancanze (risse, furti, ecc.).

In attesa dell'incontro con il Prefetto, dove la delegazione della Rsu Belleli chiarirĂ  le ragioni della protesta e spiegherĂ  le vicende degli ultimi mesi, continua lo stato di agitazione.

Emanuele Bellintani