Uomo arroccato sulla chiesa di San Cristoforo minaccia di buttarsi, strade chiuse e traffico in tilt

MANTOVA, 17 set. - Un uomo di 50 anni, Martin Advinski di nazionalità bulgara, da questa mattina alle 6 è arroccato per protestare contro la giustizia italiana sul tetto della chiesa di San Cristoforo, all'incrocio tra via Giulio Romano e via Acerbi.

L'uomo, che vive a Ostiglia, minaccia di lanciarsi a terra. 

Ha appeso alcuni striscioni, questa notte, con su scritto "Giustizia italiana=Abuso di potere", "Presidente Berlusconi aveva visto giusto" e "LibertĂ  e democrazia= 0,0".

L'uomo, con un megafono, ha detto di essere in Italia da 25 anni e di essere vittima della giustizia italiana, di essere stato condannato senza prove: "Se non hai prove non mi condanni - ha urlato col megafono verso la folla radunatasi in zona - ora mi guardano tutti come un pregiudicato. Devo fare due interventi a pagamento. Mi volete morto".

L'uomo ha aggiunto: "In Italia non c'è libertĂ  di protesta, non accetto la giustizia italiana". "La mia è una protesta contro la giustizia italiana e contro i magistrati che ci rubano i soldi. Berlusconi è stato l'unico presidente eletto. Vedi cosa è successo a Berlusconi? E' tutta l'Italia che è così, non provate a convincermi". 

L'uomo era titolare di un night club a San Benedetto Po, che è andato bruciato circa 10 anni fa. Successivamente Advinski ha perso una causa legale, quella per cui probabilmente sta protestando, e da quel momento non è più riuscito a trovare lavoro.

Un carabiniere dalla finestra di fronte ha cercato di convincerlo a scendere, ma l'uomo non ne vuole sapere e rimane ancora sul tetto della chiesa continunando a minacciare di lanciarsi a terra.

A questo punto si spiega anche la scelta dell'edificio su cui salire e protestare, a poche decine di metri dal Tribunale. Sul posto da ore ci sono Polizia, Carabinieri, Polizia Locale e Vigili del Fuoco. Anche il sindaco Mattia Palazzi è arrivato sul posto.

La Polizia Locale ha chiuso al traffico via Principe Amedeo e via Poma e il traffico è andato letteralmente in tilt con code lunghissime e automobilisti su tutte le furie.