Benzene oltre i limiti nei terreni del polo chimico, i Cinque Stelle portano il problema in Procura

MANTOVA, 29 mag. - Polo chimico di Mantova, area Sin: la concentrazione di benzene, sostanza cancerogena, con valori che in alcuni casi superano quelli di legge di alcune decine di migliaia di volte, è al centro dell'esposto presentato alla Procura della Repubbblica di Mantova, nella giornata di mercoledì 27 maggio, dagli esponenti mantovani del Movimento Cinque Stelle, Luigi Gaetti (Senatore), Alberto Zolezzi (deputato) Andrea Fiasconaro (consigliere regionale), Michele Annaloro, candidato Sindaco di Mantova.

"Le concentrazioni piĂą elevate di benzene - si legge nell'esposto - sono state riscontrate nei piezometri interni agli stabilimenti, in particolare in prossimitĂ  delle aree caratterizzate dalla presenza di surnatante (zona ST20, Zona Cer e parco serbatoi in area Versalia), area collina di Syndial, raffineria Ies, deposito nazionale Ies, area villette Ies. Elevate concentrazioni di benzene si riscontrano anche in alcuni piezometri a valle della barriera idraulica Ies, testimoniando la fuoriuscita di sostanze contaminanti dal confine di stabilimento. Si segnala, inoltre, la presenza si benzene anche nel piezometro 092 in zona Darsena Belleli a ridosso delle zone umide e del Fiume Mincio".

Insomma, una bella, si fa per dire, mappa dei veleni della quale i pentastellati chiedono conto. Spiega Alberto Zolezzi: "Intendiamo tentare di portare l'attenzione della magistratura sul tema; dopo il processo pilota che ha portato a condanne per morti da benzene fra i lavoratori, riteniamo importante accelerare bonifiche e controlli dell'esecuzione delle stesse, che è poi quello che intendiamo con la revisione del codice ambientale che stiamo realizzando in Parlamento. Riteniamo che sia importante acclarare le eventuali responsabilità degli amministratori precedenti, che non hanno superato l'1% di area bonificata e non si stanno impegnando per nulla nel monitoraggio della situazione. Riteniamo necessario un coordinamento forte dei progetti (17 i più importanti nel SIN) valutando tempistiche e finanziamenti smettendola con la passività vista finora, il progetto IES in conferenza dei servizi può essere accettabile in fase di emergenza, ma la bonifica non si esaurirà certo in 18 mesi come prevedono nel progetto base".

Per quanto riguarda i progetti di reindustrializzazione dell'area, Zolezzi è covinto che questi debbano essere "basati sulle ricerche piĂą avanzate e non su speculazioni, vedi olio di palma e bioraffinazione di seconda generazione. Inoltre, dovranno tenere conto che il risparmio energetico offre 20 volte piĂą occupazione rispetto alle fonti fossili, e che le bonifiche stesse del polo chimico,circa 1 miliardo di euro in 10 anni, potrebbero offrire fino a 9mila posti di lavoro se compiute adeguatamente".