Va all'Inps per ritirare la pensione dei fratelli invalidi e gli comunicano che è morto nel '98. Il musicista mantovano Massimo Minotti la prende con filosofia: 'L'Italia mi stupisce sempre'

MANTOVA, 05 ago. - "Mi sono fatto una risata e m sono detto che l'Italia, in fondo, riesce sempre a stupirmi". Massimo Minotti, 40 anni a dicembre, la prende con filosofia. Ma quando stamattina all'Inps di viale Fiume gli hanno detto che risultava "deceduto nell'ottobre del '98" un po' sorpreso lo era.

"Questa mattina - ci spiega al telefono - sono andato allo sportello Inps di viale Fiume, poiché il consueto accredito della pensione di invalidità che percepiscono i miei due fratelli, di cui sono tutore legale, era in ritardo. L'impiegata, piuttosto stupita, mi ha chiesto per ben tre volte se fossi proprio Massimo Minotti. Non ho potuto che confermare".

Poi la scoperta che, secondo l'Inps, Minotti era morto 16 anni fa, nell'ottobre del 1998. "Ho pensato subito al classico intoppo burocratico all'italiana e non me la sono presa più di tanto. Con gli impiegati dell'Inps stiamo sistemando i documenti, per dimostrare che sono vivo e che, soprattutto, ai miei fratelli spetta la pensione di invalidità".

Che, nel giro di non molto tempo, dovrebbero tornare a percepire. Massimo Minotti a Mantova è un volto noto per la sua attività di musicista. Ha rischiato di finire al cimitero di Pére Lachaise, insieme a Jim Morrison, prima del tempo. E qualche suo amico su Facebook l'ha già piazzato nel camposanto parigino. Con Photoshop tutto è possibile.

Emanuele Salvato