Levata, truffa ai danni di anziani: denunciati in tre. Rilevatori di gas a 300 euro

LEVATA (CURTATONE), 27 set. - Esibendo un tesserino come addetti del controllo gas e mostrando un volantino sull'utilitĂ  di installare un rilevatore della presenza di fumi, tre persone hanno cercato di convicere una coppia di anziani, ultraottantenni, residenti a Levata di Curtatone, ad acquistare l'apparecchio alla cifra di 299 euro, quando su Amazon lo stesso è venduto a 25 euro. Un vicino di casa dei due anziani, però, assistendo alla scena dalla propria abitazione, ha allertato la Questura di Mantova che sul posto ha inviato una Volante.

Gli agenti hanno impedito la compravendita, ma hanno scoperto che i tre ne avevano giĂ  concluse altre due sempre in zona. Dopo le opportune verifiche, i tre sono stati denunciati per truffa aggravata, continuata in concorso.

Tutto ha inizio nel pomeriggio di ieri quando una persona telefona al 112 per segnalare la presenza d tre soggetti nei pressi dell'abitazione di due anziani con piĂą di 80 anni. I tre, mostrando un tesserino di addetti al controllo del gas, cercavano di entrare in casa e convincere i due anziani ad aquistare un rilevatore della presenza di gas nell'aria per 299 euro.

L'arrivo degli agenti di Polizia ha impedito che i tre soggetti - identificati come V.M. di 28 anni, F.M. di 36 e A.N. di 31 - concludessero la compravendita, ma gli agenti hanno scoperto che i tre avevano poco prima concluso 2 contratti con altrettante persone, sempre anziani sopra gli 80 anni. In un caso, addiritttura, una signora ne aveva acquistati 2 di rilevatori per quasi 600 euro di spesa.

I venditori, secondo quanto comunicato dalla signora truffata, avrebbero affermato, per convincerla, che senza quell'aggeggio eletronico la sua casa sarebbe potuta "saltare in aria". Come detto, apparecchi simili hanno un valore commerciale di 25 euro, come verificato dalla Questura, e, inoltre, i tre venditori hanno carpito la buona fede di persone anziane e deboli, usando insistenza, capacitĂ  affabulatorie e lasciando sottendere l'obbligatorietĂ  - cosa non vera - dell'installazione del prodotto. Per questi motivi sono stati accompagnati in Questura e denunciati per il reato di truffa aggravata continuata in concorso.

Tutto il materiale, come ha spiegato la dirigente della Questura dottoressa Adami nel corso della conferenza stampa convocata per dare notizia dell'episodio, è stato sequestrato e ai tre è stato anche notificato un provvedimento di divieto di ritorno nella provincia di Mantova, a firma del Questore.

Emanuele Salvato