Al Tao uno specialista in più a disposizione dei pazienti anticoagulati
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- Creato 04 Giugno 2013
- Pubblicato 04 Giugno 2013
MANTOVA - Un medico in più a disposizione dei pazienti anticoagulati. Questa la decisione dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma, anche in risposta all'invecchiamento della popolazione e all'aumento dell'incidenza di patologie che necessitano un trattamento con la terapia anticoagulante.
Si parla di 3500 pazienti attualmente, che da oggi al Centro Tao della Struttura di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale potranno contare su uno specialista in più. Se ne è parlato in quel del Teatro Bibiena, gremito per l'incontro medici-pazienti organizzato annualmente dall'Aipa - Associazione Italiana Pazienti Anticoagulanti, sabato mattina.
L'importanza del Centro di Terapia Anticoagulante Orale è conclamata: i pazienti difatti si recano al centro e, nello spazio di qualche ora, vedono svolti esami e visita con il medico di turno, per poi uscire con una terapia aggiornata (dosi e modalità di assunzione del Coumadin). Ecco perché un professionista in più, nel far fronte a ben 3500 soggetti, può risultare una mossa per migliorare la qualità di vita dei pazienti, riducendo tempi di attesa e stress, aspettando, peraltro, come spiega Massimo Franchini, direttore della Struttura di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale e relatore sabato, "i nuovi anticoagulanti orali, che dovrebbero migliorare la sicurezza dei soggetti, in quanto non richiedono il monitoraggio di laboratorio e riducono la possibilità di complicanze, quelle emorragiche".
Ma le novità illustrate durante l'incontro - moderato dal Direttore del Dipartimento Medicina di Laboratorio del Poma Franco Manzato e che vedeva presenti, tra i tanti, Gabriella Collina, responsabile ambulatorio per la Terapia Antitrombotica dell'ospedale di Asola, Francesco Agostini, cardiologo del Poma, Carlo Bonfanti, responsabile del Tao e Alessandro Granucci, presidente nazionale Feder Aipa - non finiscono qui.
L'Aipa ha infatti devoluto al Centro Tao un contributo di 3mila euro che servirà per finanziare l'attività di ricerca scientifica nel campo epidemiologico e del trattamento con Coumadin. Il denaro assume la forma di una cospicua borsa di studio destinata al giovane medico Elena Alessi, che si impegnerà nell'attività di gestione dei pazienti anticoagulati.
Fondi che rappresentano anche un atto di fiducia nei confronti di tutti coloro che lavorano nel Centro, come i volontari Aipa, ringraziati pubblicamente da Anna Gerola, direttore amministrativo dell'Azienda Ospedaliera: "il lavoro dei volontari, all'interno dei nostri ospedali, è insostituibile. Così come insostituibile è l'attività competente dei nostri professionisti. Mi auguro che il sostegno dei primi nei nostri reparti non venga mai meno e che le associazioni possano sempre contare sul reclutamento di nuove leve".
Nicola Roli
@NicolaRoli1
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