Stadio mai realizzato, Tecnimont vuole 8 milioni dal Comune. Esselunga, la Giunta parte civile nel ricorso di Italia Nostra al Tar

MANTOVA, 23 apr. - Si è riunita la Giunta comunale di Mantova che ha revocato l'incarico all'avvocato Chiara Bergamaschi - in aspettativa - e lo ha assegnato a Sara Magotti, dell'avvocatura di via Roma, per assistere l'ente locale nel giudizio promosso da Tecnimont spa al Consiglio di Stato.

L'associazione temporanea di imprese Tecnimont e Coopsette avrebbe dovuto costruire il nuovo stadio di Mantova, ma il Comune ha revocato il project financing riconoscendo e liquidando solo le spese progettuali documentate: 274.639 di euro.

Tecnimont aveva chiesto un risarcimento di quasi 8 milioni. La richiesta era stata respinta dal Tar di Brescia.

Successivamente i legali di Tecnimont hanno presentato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato e in questi giorni è stata fissata la prima udienza il 17 giugno.

"Per il bene della cittĂ  - ha commentato l'assessore all'Edilizia privata Celestino Dall'Oglio - spero che il Consiglio di Stato confermi la sentenza del Tar. Sono moderatamente ottimista".

La Giunta ha deciso, con una seconda delibera, di costituirsi parte civile nel ricorso promosso da Italia Nostra onlus davanti al Tar di Brescia contro il Pgt del Comune di Mantova approvato dall'assemblea di via Roma il 21 novembre 2012.

In particolare era stato preso di mira l'emendamento riguardante l'area dell'ex Palasport accanto allo stadio Martelli, area dove la societĂ  Victoria srl ha presentato il progetto di costruire un supermercato Esselunga.