Opposizioni contro il rinnovo della concessione all’Arci Tom: ‘Ennesimo privilegio e procedura irregolare’

MANTOVA, 20 gen. – Nel mirino delle opposizioni c'è la deliberazione della giunta comunale del 29 dicembre scorso con cui è stata rinnovata per 6 anni la concessione dell'uso dei locali di Borgochiesanuova all'Arci Tom.

I consiglieri comunali Giuliano Longfils e Pierluigi Baschieri (Forza Italia), Massimo Zera (Lega Nord) e Michele Annaloro (M5S) questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, hanno esposto le motivazioni documentate delle loro contestazioni di irregolarità, non solo formali, rilevate nell'atto.

L'iter della vicenda ha origini lontane e, ricostruito nei dettagli dal consigliere Longfils, parte dall'iniziale cessione gratuita al Comune da parte della società Unieco dei locali situati al piano superiore dell'immobile di Borgochiesanuova che oggi comprende il supermercato Famila.

Nell'atto notarile del 18/05/2005 si parla espressamente di locali destinati ad ospitare un "Centro Civico", ma qui sta la prima fondamentale contestazione, secondo le opposizioni l'Arci non ha i requisiti di centro civico essendo un circolo a cui si accede solo con specifica tessera.

Un aspetto dell'atto notarile inderogabile, secondo le opposizioni. Quindi, sotto la lente sono finite 2 deliberazioni della giunta Burchiellaro con cui già nel 2004 si "prometteva" all'Arci quello spazio, poi aggiudicato gratuitamente nel 2005 per 12 anni con la clausola di farsi carico della manutenzione ordinaria che straordinaria dell'immobile.

Clausola modificata con rettifica datata giugno 2005 - giunta Brioni in cui Mattia Palazzi era assessore, ha evidenziato Longfils – che ha corretto quello che era stato ritenuto un errore: la manutenzione straordinaria spettava al proprietario, cioè il Comune, in base all'art. 1621 c.c.

Anche questo particolare viene contestato, così come il conflitto d'interessi che si riferisce alla carica del sindaco Palazzi come dirigente nazionale dell'Arci che gli avrebbe dovuto impedire di presenziare al recente rinnovo della concessione.

"E' l'ennesimo privilegio a favore dell'Arci Tom. – ha sostenuto Baschieri – Hanno concesso il rinnovo all'irrisorio canone annuo di 5721 euro senza ricorrere ad una procedura di assegnazione pubblica, aperta anche ad altri soggetti, come indicato dal Consiglio di Stato. Oltretutto, l'stanza di rinnovo dell'Arci Mantova è stata inoltrata a termini scaduti, cioè non entro i tre mesi precedenti la scadenza della convenzione".

Duro il commento di Massimo Zera: "Mantova sta diventando una città arcizzata per alimentare un serbatoio di voti". Per Michele Annaloro il fatto rientra in un ripetersi continuo di azioni illegali per cui si renderà necessario anche proporre un'interrogazione parlamentare.

E rivolge un appello agli stessi associati di Arci e dintorni: "Esortate Palazzi a ritornare nell'alveo della legalità dimettendosi dalla carica di dirigente dell'associazione. Altrimenti alla fine creerà problemi all'Arci stessa".