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Inceneritore cartiera, pioggia di ricorsi al Tar in arrivo
MANTOVA, 29 ago. - Inceneritore della Cartiera di Mantova, arrivano i ricorsi. La Giunta comunale del capoluogo nella seduta odierna (lunedì 29 agosto) ha deliberato di procedere con il ricorso davanti al Tar di Brescia.
Pronti al ricorso al Tribunale Amministrativo di Brescia anche i membri del Comitato "Insieme per la salute con Gloria Costani No Incneritore" che annunciano di aver raccolto la cifra necessaria a sostenere le spese legali. Il Comitato Civico No all'inceneritore, invece, ha raccolto poco meno di 8mila euro a fronte di un obiettivo dichiarato di 15mila, per cui quest'ultima associazione continua la raccolta fondi.
"La posizione della nostra Amministrazione sulla cartiera è netta e chiara - ha ribadito il sindaco di Mantova Mattia Palazzi –, in Giunta abbiamo deciso di procedere con il ricorso al Tar, in coerenza con il parere negativo che avevamo già dato in conferenza di servizi".
Il ricorso, nello specifico, è, come noto, contro l'atto dirigenziale rilasciato dalla Provincia di Mantova in sede di Conferenza di Servizi alla società Cartiere Villa Lagarina Spa per la nuova cartiera ProGest che dovrebbe partire al posto della vecchia Burgo. In particolare, si chiede che venga effettuata una valutazione di impatto ambientale per l'inceneritore. Il ricorso viene portato avanti congiuntamente con i Comuni di San Giorgio, Borgo Virgilio e Porto Mantovano potenzialmente interessati alle emissioni del termovalorizzatore.
Come si diceva, anche il Comitato "Insieme per la salute con Gloria Costani No Inceneritore" capitanato da Gloria Costani e Sergio Ciliegi comunica di aver raccolto la cifra necessaria a inoltrare il ricorso al Tar, sempre contro l'autorizzazione rilasciata dalla Provincia alla società del gruppo Zago di Treviso. Esattamente sono stati raccolti 23.545 euro.
"La cifra - recita un comunicato stampa del Comitato - copre le spese del ricorso, circa 15mila euro e l'eventuale addebito, a carico dell'insieme dei ricorrenti, delle spese legali della controparte (Amministrazione provinciale) nel caso di soccombenza". Ora si tratta di procedere concretamente con il ricorso.
"Possono essere ricorrenti - ricordano i membridel Comitato - tutti i cittadini residenti nei comuni esposti alle future emissioni dell'inceneritore, diciamo i comuni della Grande Mantova. Ovviamente può essere ricorrente anche chi non ha versato contributi.
Le formalità sono semplici: ad ogni ricorrente si chiede il certificato di residenza, la carta d'identità e la sottoscrizione dell'atto di adesione al ricorso, davanti al notaio che autentica la firma senza spese.
Al momento, come primo passo, abbiamo bisogno di raccogliere rapidamente i nominativi di coloro che intendono essere ricorrenti, ai quali con successiva comunicazione invieremo istruzioni dettagliate (nome del notaio, luogo di ritrovo e orari per l'autentica della firma).
Invitiamo quindi gli intenzionati a partecipare al ricorso a comunicarcelo sollecitamente a questa mail:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
. E' sufficiente scrivere aderisco con nome e cognome.
Va tenuto presente che i tempi sono stretti rispetto alla intenzione, fondata su ragioni tecniche, di presentare il ricorso non oltre il 20 settembre: in sostanza dovremmo avere le adesioni firmate e autenticate non oltre il 15 settembre. E' ovvio che il peso del ricorso dipende anche dal numero di cittadini ricorrenti.
Vista la cifra raccolta, ribadiamo che per i ricorrenti non sono previste spese".
Sono a metà del cammino, invece, i membri del Comitato Civico "No all'inceneritore", del quale fanno parte anche consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle e Forza Italia. Anche questo Comitato intende presentare ricorso al Tar di Brescia contro l'inceneritore nella ex Burgo. Fino ad ora sono stati raccolti 7921 euro a fronte di un obiettivo fissato a 15mila euro.
La raccolta prosegue ai tavoli del Comitato tutti i giorni in Piazza Mantegna, salvo il sabato mattina in Piazza Martiri di Belfiore, nonché con versamenti diretti con bonifico bancario alle seguenti coordinate: IT29E0103011502000010430664.
PERCHE' NO. Facciamo riassumere a Giovanni Gasparini, dell'associazione Ambiente e Sviluppo, i motivi del No all'inceneirtore. "In primo luogo - spiega - questo inceneritore, differentemente da prima, non brucerà più solo carta ma anche pulper, materiale di scarto che può contenere fino al 70% di plastiche e si sa che la combustione di plastiche produce diossine e altre sostanze cancerogene. Inoltre, cambia anche la potenza termica dell'impianto che supera i 25 mw. La legge stabilisce che al di sopra dei 25 mw è necessaria una verifica di assoggetabilità a Via per stabilire pericoli per la salute. Come detto, l'inceneritore di Progest avrà una potenza complessiva di 32,81 mw termici; tuttavia, siccome il vecchio impianto ha già una capacità di 13,87 mw secondo quanto stabilito dalla Provincia in sede di conferenza di servvizi, Progest incrementa di 19 mw, al di sotto dei 25 mw e quindi non si rende necessarria la verifica di assoggettabilità a Via".
Cambiano anche altri numeri che, secondo Gasparini, giustificherebbero una nuova Via: "La produzione di carta - spiega - passa da 575 tonnellate al giorno a 1159 tonnellate al giorno. La legge dice se l'aumento di produzione è superiore alle 200 tonnellate si rende automaticamente necessaria una nuova Via. Prima la Cartiera Burgo produceva 575 tonnellate di carta e 584 tonnellate di pasta disinchiostrata. Per questo Proget sostiene che loro manterranno la stessa quantità di produzione, ma non si possono paragonare la produzione di carta disinchiostarta e la produzione di carta, per cui il confronto non regge. In più il gruppo di Zago ha acquistato un macchinario che produce 1506 tonnellate di carta al giorno".
(e.s.)
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