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Diabete, con nuove terapie rischi di morte, ictus, scompenso e infarto ridotti del 37%

Diabete Controllo5ROMA, 17 dic. - Rispetto alle terapie tradizionali, i farmaci innovativi per il trattamento del diabete di tipo 2 riducono fino al 37% il rischio di decesso, pericolosi eventi cardiovascolari come ictus, scompenso cardiaco e infarto e presentano, inoltre, un profilo di costo-efficacia piĂą favorevole.

E' quanto evidenzia lo studio osservazionale retrospettivo 'Efficient' (Effectiveness and cost-effectiveness profiles of healthcare pathways in type 2 diabetes mellitus: a real-life investigation through Italy) condotto sui database amministrativi di due Regioni (Lombardia e Sicilia) e che ha coinvolto 40.959 persone seguite tra il 2015 e il 2020.

I risultati sono stati presentati nel corso del seminario 'I nuovi percorsi assistenziali per il paziente con diabete di tipo 2 tra innovazione e sostenibilità' promosso da Dephaforum. Il protocollo dello studio è stato approvato dal Comitato etico dell'Università Bicocca di Milano e le analisi sono state realizzati dall'Unità di Healthcare research and pharmacoepidemiology dell'ateneo meneghino con Eehta-Ceis dell'Università di Roma Tor Vergata.

Il diabete ha "un forte impatto sull'intera collettività. Ha una prevalenza pari all'oltre il 6% dell'intera popolazione italiana - afferma Francesco Saverio Mennini, presidente della Sihta, Società italiana di Health technology assessment -. La corretta presa in carico di un paziente richiede complessi interventi per il controllo glicemico, la prevenzione del rischio cardiovascolare e la gestione delle complicanze. Uno studio recente del Eehta-Ceis dell'Università di Roma Tor Vergata – continua - ha stimato che nel nostro Paese i costi diretti per il diabete siano intorno ai 9 miliardi di euro a cui vanno aggiunti i costi sociosanitari per gli effetti indiretti, per un totale di oltre 20 miliardi all'anno. In quest'ottica i nuovi agenti antidiabete immessi in commercio negli ultimi anni e un incremento dell'attività di monitoraggio rappresentano una risorsa per il paziente e l'intera collettività, riducendo l'impatto delle comorbidità, e della stessa patologia, e portando il sistema sanitario nazionale a risparmiare circa un miliardo di euro ogni anno".

(adnKronos)


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