1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Mercoledi, 7 Maggio 7:34:am

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Musichetta d’attesa: da buona intenzione a supplizio. Perché i centralini automatici maltrattano la musica?

Telefono Attesa Musica1MANTOVA, 03 mag. - "Rimanga in attesa per non perdere la priorità acquisita..." e, a questo punto, parte l'immancabile musichetta. Che la musica abbia la funzione ben precisa di far pesare il meno possibile l'ansia dell'attesa indefinita è una cosa risaputa e studiata ad arte, ma mi chiedo: perché viene propinata alle nostre orecchie a un livello qualitativo così scadente?

Quello che dovrebbe essere un fattore lenitivo, per contro si trasforma progressivamente in un incubo e uno sfregio alla musica perpetrato tramite un pessimo livello audio, ulteriormente aggravato dalla riproduzione in loop.

Già, perché ogni volta che si sente sfumare la musichetta si è inevitabilmente indotti a pensare – beata illusione - che finalmente stia per risponderci un essere umano al quale sottoporre la nostra richiesta. E invece no, il supplizio riprende da capo, inesorabile e noi, impotenti, non abbiamo altra scelta che subire oppure, giunti all'esasperazione, riattaccare delusi.

La distorsione gracchiante diffusa dai centralini e dai call center si accanisce sistematicamente sui grandi compositori - Vivaldi, Mozart, Verdi i più tartassati - e lo stesso destino è riservato a pianoforti con le loro melodie catatoniche, alla povera Mina e a un'ampia schiera di generi musicali, dal bucolico all'inopportuna euforia carioca.

Se al fastidio di una diffusione di così bassa qualitĂ  si somma la noia per la pausa di imprevedibile dimensione è facile capire perchĂ© proprio quella musica che dovrebbe aiutare a sopportare l'attesa si trasformi in un seccante risentimento. Immagino che di ciò siano ben coscienti anche i diretti responsabili della comunicazione telefonica, ma mi stupisce il fatto che non ritengano opportuno intervenire almeno sulla qualitĂ  dell'audio. So bene che questa non è una questione di importanza vitale, però è altrettanto vero che si tratti di un'esperienza generale e molto spesso prolungata.

Le immancabili statistiche dicono che ogni singolo cittadino italiano passa circa 40 ore all'anno in attesa telefonica prima di accedere al servizio richiesto e che oltre il 90% dei clienti rinuncia se viene lasciato piĂą di 40 secondi in silenzio o se il tono dell'attesa risulta noioso. Oltre oceano va anche peggio: alcune ricerche affermano che un americano passa in media 43 giorni della sua vita in attesa dell'assistenza telefonica con tempi d'attesa che raggiungono mediamente i 45 minuti.

Per doveroso rispetto alla musica, agli autori, al valore del tempo e anche alle nostre orecchie... per favore, cari signori della telefonia, fate qualcosa!

Grazie.

Pergiorgio M. (Mantova)


Ultimi Articoli

07 Mag, 2025

Fiumi Barocchi, a Scorzarolo il concerto del duo Seraphim

BORGO VIRGILIO, 07 mag. - Quale memoria conserva la musica del…
07 Mag, 2025

Recupero locomotiva nell'Oglio: via alle operazioni di dragaggio

MARCARIA/BOZZOLO, 07 mag. - Prenderanno il via questa settimana…
07 Mag, 2025

Influenza, terminata la stagione con il record di casi

ROMA, 07 mag. - Si è chiusa la stagione da record…
06 Mag, 2025

Entrano nel vivo gli interventi sui sottoservizi per la realizzazione del sottopasso di Porta Cerese. (VIDEO)

MANTOVA, 06 mag. – Entrano in una nuova fase di avanzamento i…
06 Mag, 2025

La stessa cosa del sangue Racconti con la resistenza, giovedì 8 la presentazione del volume

MANTOVA, 06 mag. - Giovedì 8 maggio alle ore 17.30, presso la…

CineCity Mantova

Partner

OficinaOCM2 Dedicated
IlNotturno1 Dedicated

Sport media

Calcio Mantova1911 1
Basket Sting1

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information