Tempo d’Orchestra-Concerto di Natale. La tradizione natalizia rivisitata da Marco Pierobon conquista il Sociale

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Creato 21 Dicembre 2021

Pubblicato 21 Dicembre 2021

MANTOVA, 21 dic. – Impostazione classica, i canti natalizi più popolari, i grandi temi da film e una buona dose di creatività aperta alle più varie esperienze musicali sono i qualificati ingredienti del successo ottenuto da Marco Pierobon alla guida dell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento lunedì sera, al Teatro Sociale, per il concerto di Natale di Tempo d'Orchestra.

Un'affermazione a livello personale, per il bravissimo trombettista che ha al suo attivo una notevole serie di prestigiosi riconoscimenti internazionali, ma che si estende ai musicisti dell'orchestra, puntuali nel rispondere alle dinamiche sollecitazioni imposte dagli arrangiamenti creati dallo stesso Pierobon.

Improntato alla piacevolezza dei temi musicali e ad una loro spigliata proposizione in chiave irrituale, il programma del concerto ha coniugato una sezione dedicata a celebri colonne sonore con un avvincente itinerario attraverso i brani più rappresentativi della tradizione natalizia.

Apertura con bellissimi brani legati dal tema del viaggio – La leggenda del pianista sull'oceano di Morricone, Over the Rainbow e Haydn in the space di Arlen - a cui hanno fatto seguito le magiche atmosfere di storici canti natalizi – Tu scendi dalle stelle, O Tannenbaum, Adeste fideles, Stille Nachtil – per sfociare nel più classico dei classici, White Christmas di Irving Berlin, ovviamente nell'originale versione in chiave moderna di Pierobon.

Solista eccellente, attento alle sfumature più delicate e soffuse soprattutto quando utilizza il flicorno, si è confermato trombettista di assoluto valore tecnico e dotato di grande sensibilità e versatilità interpretativa che gli consentono di eccellere anche nel campo dell'improvvisazione jazzistica.

Vigoroso e coinvolgente il finale con Jingle Bells a tinte swing e We wish you a Merry Christmas tradotto in ritmo sudamericano. Entusiastici gli applausi del pubblico, gratificato da un concerto che ha saputo coniugare piacevole leggerezza con la qualità propria della solida competenza classica dei protagonisti.

In chiave ironica, come buona parte della presentazione dei brani da parte di Pierobon, il bis fuoriprogramma: un'inedita, incalzante suite ispirata alla luna creata con citazioni di Beethoven, Henry Mancini, e... - perché no? - Fred Buscaglione, Mina e Loredana Bertè.

GMP