Le celebrazioni del 25 Aprile a Mantova. Cerimonia istituzionale al Monumento della Resistenza e al Famedio, corteo arcobaleno per le vie della città e concerto della Banda Città di Mantova in piazza Mantegna

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Creato 25 Aprile 2024

Pubblicato 25 Aprile 2024

MANTOVA, 25 apr. – Le celebrazioni per il 79° Anniversario della Liberazione sono iniziate questa mattina con la cerimonia istituzionale presso il Monumento alla Resistenza, nei giardini di viale Piave, alla presenza di autorità civili, militari e religiose, del picchetto d'onore del Reggimento IV Missili, di associazioni combattentistiche e d'arma con labari e stendardi, di giovani Scout Cngei dei gruppi Mantova 2 e 3, organizzazioni sindacali e tanti cittadini.

Tra le autorità anche il questore Giannina Roatta, la deputata mantovana Antonella Forattini, il presidente del Consiglio comunale Massimo Allegretti, l'assessore regionale Alessandro Beduschi, il consigliere regionale Marco Carra e il presidente della Comunità ebraica mantovana Aldo Norsa.

Presenti anche i comandanti e rappresentanti delle Forze dell'Ordine, della Polizia locale e della Croce Rossa Italiana, oltre a vari assessori e consiglieri comunali. Cerimonia aperta dall'Inno d'Italia, l'Onore ai Caduti e la deposizione delle corone accompagnata dal Prefetto Gerlando Iorio, dal Presidente della Provincia Carlo Bottani e dal sindaco Mattia Palazzi.

Dopo la celebrazione eucaristica e la lettura della Preghiera del Caduto, don Stefano Peretti ha svolto il suo intervento imperniato sulla necessità di un rinnovato impegno delle comunità verso un futuro più equo, pacifico e di sincera compartecipazione.

Con "Viva l'Italia antifascista" è iniziato, tra gli applausi dei presenti, l'intervento di Paola Longari, presidente dell'Anpi provinciale, che ha sottolineato quanto mai, oggi, abbiamo bisogno di una liberazione dalle guerre, ovunque, e di alzare una barriera in difesa da qualunque attacco alla democrazia e alla libertà.

Ricordando il grande contributo delle donne mantovane e di tutto il paese alla Liberazione, Paola Longari ha posto in evidenza come la loro sia stata "una doppia Resistenza: al nazifascismo e per il diritto di emancipazione e al voto".

"L'antifascismo è un prerequisito – ha affermato poi il presidente Bottani -, come la difesa dell'ambiente, la pace. Di fronte ai pericoli per la democrazia e all'ingiustizia, ora e sempre Resistenza".

Nel suo intervento il sindaco Palazzi ha citato l'imprescindibile legame tra la nostra Costituzione e l'antifascismo e indicato la necessità di renderci personalmente responsabili delle ingiustizie che gravano sul mondo e di prendere le distanze da qualsiasi forma di rigurgito autoritario. Ricordando il valore di due figure emblematiche della Resistenza e della lotta al nazifascismo, don Primo Mazzolari e don Eugenio Leoni, Palazzi ha affermato l'importanza di "stare dalla parte buona della vita"

La celebrazione della Festa della Liberazione è proseguita presso il Famedio dei Caduti, in Largo XXIV Maggio con gli Onori ai Caduti e la deposizione e benedizione della corona presso la cripta del Famedio.

In mattinata si è svolta anche la IX Marcia Antifascista, manifestazione a cui ha aderito il mondo dell'associazionismo e dei partiti di sinistra, Cgil con tutte le sue categorie, Arci, LaBoje!, Non una di meno, eQual, Sinistra Italia, Rifondazione, Circolo Libertario, Rete Kurdistan, Mantova per la pace, Unione Popolare, Europa Verde-Verdi, Mantova for animals, Potere al Popolo e la Rete degli studenti medi.

Il corteo con alcune centinaia di persone da piazzale Gramsci ha raggiunto piazza Martiri di Belfiore in una vivace atmosfera tra canti, balli e slogan a favore della pace, della libertà e della democrazia.

Nel tardo pomeriggio in piazza Mantegna, grande partecipazione di pubblico per il concerto della Banda Città di Mantova "Alessio Artoni", diretta dal maestro Andrea Presciuttini, preceduto dai saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti.