1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Lunedi, 11 Dicembre 10:28:pm

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Pazienza

VistiDaNord NeveInIslanda1Io ne conosco solo una piccolissima parte, ma in Islanda vivono diverse centinaia di italiani. Ben più di quanto immaginassi prima di arrivare. E, a giudicare dalla quantità di richieste di informazioni e suggerimenti sono come trasferirsi qui, il numero sembra destinato ad aumentare.

Qualche volta le domande arrivano tramite la mediazione di un amico e si trasformano sempre in conversazioni filosofiche piuttosto piacevoli. Più spesso, invece, arrivano attraverso  social network, da sconosciuti, e si trasformano con estrema facilità in sterili battibecchi fra chi vive (o ha vissuto) qui con opposte soddisfazioni.

Personalmente, al di là di alcuni autoritratti che strappano un sorriso (sono un artista della pietra, pensate ci sia lavoro per me? Oppure, ho fatto il tronista nella tv italiana, sapete se esistono lavori simili lì in Islanda?), tendo a provare una certa simpatia per queste persone, ma non so cosa io possa scrivere per aiutarle.

In realtà, decidere su qualcosa di così importante come il paese in cui emigrare tenendo conto dei commenti di sconosciuti su internet mi sembra piuttosto folle, soprattutto se il paese in questione è l'Islanda.

L'Islanda si ama o si odia, difficile restare indifferenti o, peggio ancora, "farsela piacere". E i sentimenti nascono più in virtù di un proprio modo di essere e di sentire che non di una scelta razionale. Basta passare un inverno qui per capire che, anche in città, abitudini e convenzioni sono una sfida alla natura. I bimbi dell'asilo giocano all'aperto in qualunque periodo dell'anno, sotto pioggia, vento o neve. Gli ombrelli qui non esistono, solo impermeabili e cerate. E soltanto davanti alla vera tempesta (meno frequente di quanto si possa pensare) si finisce col gettare la spugna: gli autobus si fermano, le autostrade chiudono e, molto semplicemente, si sta tutti in casa nell'attesa che il tempo migliori. Pazientemente.

Ecco, quando leggo domande sul lavoro, sul costo della vita, sul livello di inglese necessario per sopravvivere, ho sempre la tentazione di rispondere: sai essere paziente? Perché credo sia questa l'unica dote davvero indispensabile per poter vivere con soddisfazione  in un luogo dove la natura è così dirompente,  senza via di fuga. A Mantova quando la nebbia in inverno o la calura in estate diventano insopportabili bastano due ore di auto per raggiungere un clima, un paesaggio e un'aria totalmente diversa. Qui no. Se la natura decide di aggredire puoi solo scegliere se porgere l'altra guancia o rifugiarti nell'attesa paziente. Sai che non puoi vincere. E quando non sarai  più in grado di accettare questo, allora sarà il primo indizio che potrebbe essere giunto il momento di tornare a casa.

(g.f.)


Ultimi Articoli

11 Dic, 2023

Massive Attack live in piazza Sordello il 13 luglio,

MANTOVA, 11 dic. - Un nuovo prestigioso appuntamento si aggiunge…
11 Dic, 2023

Basket serie C, il San Pio si rialza battendo Manerbio

MANTOVA, 11 dic. - Il San Pio X interrompe la striscia di…
11 Dic, 2023

Teatro, al Sociale Vanessa Incontrada con 'Scusa sono in riunione... ti posso richiamare?'

MANTOVA, 11 dic. - La stagione di prosa Mantova Teatro si dirige…
11 Dic, 2023

Suzzara: oltre 75mila euro per i servizi educativi

SUZZARA, 11 dic. - Prosegue il sostegno economico al Sistema…
11 Dic, 2023

Sostegno del Comune di Suzzara al Sistema Integrato 0-6 anni: oltre 75mila euro per i servizi educativi

SUZZARA, 11 dic. - Prosegue il sostegno economico al Sistema…

OCM Tempo d'Orchestra

Partner

OficinaOCM2 Dedicated
IlNotturno1 Dedicated

Sport media

Calcio Mantova1911 1
Basket Sting1

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information