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Palazzo Ducale sempre più prezioso con il Cortile della Cavallerizza completamente restaurato e la mostra dedicata all’arte di Giovan Battista Scultori (20 aprile – 21 luglio)

Mantova PalazzoDucale MostraScultori LocandinaMANTOVA, 19 apr. - Sabato 20 aprile 2024 è un giorno particolarmente importante per Palazzo Ducale e fortunato per i visitatori che potranno approfittare del primo giorno di apertura della mostra "Giovan Battista Scultori. Intagliator di stampe e scultore eccellente" e dello splendido passaggio lungo il Corridore della Cavallerizza di cui è appena stato completato il restauro.

Una duplice opportunitĂ  che combina l'architettura monumentale che si affaccia sui laghi con i raffinatissimi oggetti prodotti da Scultori offrendo un approccio al gusto cinquecentesco dei forti contrasti.

Allestita nella Camera di Bacco e nella Stanza delle Due Colonne della Palazzina della Rustica, edificata da Giulio Romano, che fu maestro di Scultori, la mostra ospita un nucleo di opere composto da venticinque stampe, tre lastre su rame dell'artista e oggetti d'oreficeria.

L'esposizione è compresa nel percorso di visita di Palazzo Ducale, senza alcuna modifica del costo del biglietto del museo, ampliando ulteriormente la ricchezza dell'offerta di Palazzo Ducale con un'occasione unica per turisti, famiglie, studiosi e appassionati d'arte.

Mantova PalazzoDucale MostraScultori PresentazioneLa mostra di Scultori e l'apertura del Cortile della Cavallerizza sono stati presentati questa mattina in Sala degli Arcieri dal direttore di Palazzo Ducale, Stefano L'Occaso, dal vicesindaco di Mantova, Giovanni Buvoli, e dall'arch. Antonio Mazzeri.

"Il Cortile della Cavallerizza, un tempo detto "delle Mostra" è stato completamente restaurato – ha spiegato il direttore L'Occaso - e questo consente, per la prima volta in assoluto, il passaggio del pubblico nello straordinario Corridore che da un lato guarda verso il lago e dall'altro guarda verso il cortile cinquecentesco con le sue ripristinate policromie, piuttosto vivaci, documentate dalle tracce preesistenti rimaste nel corso dei secoli, che ci danno l'idea di come doveva apparire il cortile all'epoca.

Il bianco e nero prevale invece nelle incisioni di Giovan Battista Scultori, un dimenticato protagonista del Cinquecento che fu artista poliedrico, abile cesellatore di bronzi, scultore di pietra, modellatore di stucchi, orafo e anche incisore di lastre in rame che ebbero grandissima fortuna ai suoi tempi e furono particolarmente lodate dai suoi contemporanei. Scultori ebbe grandissimi riconoscimenti tanto che un suo crocifisso giunse nelle mani dell'imperatore Carlo V, ma dovette anche passare momenti bui. Come nel 1567 quando l'Inquisizione la fece imprigionare per la sua vicinanza alle teorie valdesiane.

Mantova PalazzoDucale39 CortileCavallerizzaUn personaggio dal profilo complesso della cultura del Cinquecento che si collega quindi al Cinquecento della Cavallerizza che dopo un restauro durato due anni, molto impegnativo, ma che ci dà grande soddisfazione per il risultato eccezionale raggiunto. Sono sicuro che il pubblico apprezzerà questa meraviglia che si inserisce nel percorso di visita partendo dalla Corte vecchia, dall'appartamento di Troia, dalla Loggia Eleonora, dal Corridore per arrivare alla Rustica dove è allestita la mostra di Scultori compresa nel normale costo del biglietto del museo".

Giovanni Battista Scultori (1503-1575) è una figura di eccezionale interesse per la nascita della scuola mantovana d'incisione del XVI secolo e la sua importanza è oggi sconosciuta al grande pubblico. Nell'Italia del Cinquecento, lo Scultori era noto in tutta la penisola e le sue vicende private – come l'arresto nel 1567 da parte dell'Inquisizione – destarono scalpore.

Mantova PalazzoDucale40 CortileCavallerizzaArtista di multiforme talento, lo Scultori è citato da Giorgio Vasari nel Cinquecento soprattutto come incisore "discepolo di Giulio Romano" e autore di prove grafiche "molto capricciose" e di "invenzione, disegno e grazia straordinaria". Lo storiografo aretino riconosce allo Scultori le virtù attribuite allo stesso Giulio, laddove "capriccio" in quel contesto è sinonimo di eccezionale ingegno e sicurezza del fare. La mostra di Palazzo Ducale si pone nel solco di una serie di proposte espositive che illustrano e approfondiscono momenti del passato gonzaghesco meno noti ma meritevoli di studio. Scultori è una di quelle figure, solo apparentemente minori, che ruotano intorno a Giulio Romano e che permettono di comprendere meglio il complesso sistema di produzione artistica messo in atto dal maestro.

Molti gli enigmi sul tavolo degli storici dell'arte, alcuni dei quali risolti: il rapporto tra maestro e allievo, ossia tra Giulio e Scultori, il ruolo nell'invenzione delle stampe di un altro importante protagonista del XVI secolo, Giovan Battista Bertani, le finalitĂ  ultime delle stampe stesse, forse concepite piĂą come prova di abilitĂ , come biglietto da visita, che non con effettive finalitĂ  commerciali. Le incisioni di Scultori, lungi dall'essere un prodotto "popolare", sono oggi rare e non esiste un solo istituto museale che raccolga tutte le stampe accreditate all'artista. Esse sono qui esposte per la prima volta, grazie alla fondamentale collaborazione dell'Istituto centrale per la Grafica, insieme ad altre solo dubitativamente riferite a Scultori e ad alcune di Giorgio Ghisi, abilissimo allievo dello Scultori.

Realizzato con fondi del Piano Stralcio Cultura e Turismo nell'ambito di un ampio finanziamento del 2016 teso al recupero di ambienti e spazi attualmente non accessibili al pubblico, l'intervento sul Cortile della Cavallerizza è stato seguito dall'Ufficio Progetti di Palazzo Ducale, coordinato dall'arch. Antonio Giovanni Mazzeri, e realizzato, dal 2021 ad oggi, dalla ditta BRC S.p.a. di Genova, con l'impegno, tra gli altri, della ditta Carena e Ragazzoni. Si devono all'arch. Daniela Lattanzi (Segretariato Regionale per la Lombardia) la direzione lavori e alla dott.ssa Daniela Marzia Mazzaglia la direzione operativa per gli interventi di restauro delle superfici, mentre il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione è del geom. Antonio Fabbri.

Il cortile, uno degli episodi architettonici più sorprendenti del grande complesso gonzaghesco, appare oggi in tutta la sua straordinaria inventiva, con la restituzione delle originarie cromie che conferiscono vivacità al contesto monumentale dei fronti. I presupposti per la genesi della Cavallerizza vanno collocati intorno al 1540, quando si pensò a un "corridore" per collegare la "Loggia dei Marmi" alla Palazzina della Rustica.

La realizzazione della Cavallerizza come spazio chiuso su quattro lati sarebbe stata ultimata solo con Giovanni Battista Bertani, l'architetto che succedette a Giulio Romano nel ruolo di prefetto delle fabbriche gonzaghesche, anche se l'attuale aspetto si deve con ogni probabilità alla fine del XVI secolo. Nel frattempo, lo spazio aveva acquisito una funzione specifica: qui erano messi in mostra – da cui la denominazione originaria di "Cortile della Mostra" – i famosi cavalli dei Gonzaga; qui, per esempio, nel 1575 si intrattennero ospiti illustri con «esibizioni dei cavalli di razza e gli esercizi a tale scopo predisposti» (nobilium equorum saltus et apparata in eum finem).

  • Dal 20 aprile al 21 luglio 2024
  • "Giovan Battista Scultori. Intagliator di stampe e scultore eccellente"
  • Palazzina della Rustica, Palazzo Ducale di Mantova
  • Una mostra a cura di Stefano L'Occaso
  • in collaborazione con Ministero della Cultura e Istituto Centrale per la Grafica 


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