Casaloldo, blitz dei Carabinieri nel laboratorio tessile: lavoratori in nero e sfruttamento a 4 euro l'ora per 12 ore al giorno

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Creato 29 Gennaio 2021

Pubblicato 29 Gennaio 2021

CASALOLDO, 29 gen. - Dei nove operai trovati al lavoro dai Carabinieri intervenuti ieri all'interno di un laboratorio tessile di Casaloldo, quatto erano regolarmente assunti, due erano in nero e tre clandestini.

I Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, intervenuti insieme ai colleghi dell'Ispettorato del Lavoro di Mantova, hanno effettuato il blitz nel pomeriggio di ieri trovando le nove persone impegnate in attivitĂ  di cucitura, stiratura e confezionamento calze.

I lavoratori non in regola hanno anche cercato di fuggire attraverso una finestra, ma sono stati subito rintracciati e bloccati dai militari che avevano predisposto un cordone di sicurezza intorno al laboratorio.

L'approfondimentio sulle condizioni di lavoro portato avanti ai militari ha fatto emergere che, secondo quanto dichiarato dagli stessi operai, venivano pagati 4 euro all'ora e lavoravano 12 ore continuative al giorno: condizioni assolutamente non contemplate dal contratto nazionale di categoria e per questo si è venuto a configurare, per la titolare del laboratorio - una cittadina cinese di 32 anni -, il reato di sfruttamento del lavoro e l'arresto in flagranza. I Carabinieri hanno ritenuto la donna responsabile dei reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro per trarre ingiusto profitto favorendo la permanenza dul territorio italiano di cittadini stranieri, sfruttamento della manodopera clandestina, mancata sottoposizione a visita medica preventiva dei lavoratori.

I carabinieri hanno anche proceduto al sequestro del laboratorio e della merce per un valore complessivo di circa 100mila euro, oltre alle sanzioni amministrative di crica 30mila euro, nonché al recupero contributivo ancora in fase di quantificazione da parte dei Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro.

La titolare del laboratorio, alla quale è stata anche contestata la violazone amministrativa del non rispetto delle normative relativo al contenimento del contagio da Covid-19, è stata arrestata e condotta nella casa circondariale di Mantova dove si trova a disposizione dell'autorità giudiziaria.

I cittadini cinese clandestini sono stati muniti di biglietto di invito, per presentarsi alla locale Questura per la procedura di espulsione.