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Bentornato Bibiena! Completati gli interventi di recupero funzionale, Teatro pronto per il festival Trame Sonore (giovedì 29 maggio)

Mantova TeatroBibiena Restauri Presentazione3MANTOVA, 27 mag. - A otto mesi dalla chiusura al pubblico e a soli sei mesi dall'inizio dei lavori, il Teatro Bibiena torna ad essere agibile e a riappropriarsi, con il suo straordinario valore artistico, del ruolo di luogo tra i più preziosi della vita culturale cittadina, simbolo di storia, arte e musica.

La riapertura coincide con un momento particolarmente significativo, l'inaugurazione del festival di musica da camera Trame Sonore, evento internazionale (29 maggio – 2 giugno) che proprio nel Bibiena ha uno dei suoi palcoscenici principali.

L'intervento di riqualificazione appena concluso rientra nel più ampio progetto di Project Financing promosso dal Comune di Mantova e affidato al raggruppamento temporaneo di imprese RTI composto da Tea Reteluce (89,9%) e Sauber (10,1%). L'opera è parte di un piano strategico di efficientamento energetico e messa a norma degli edifici comunali, con un investimento complessivo di circa 3,7 milioni di euro, di cui circa 1 milione destinati specificamente al Teatro Bibiena.

Mantova TeatroBibiena Restauri Presentazione1Gli interventi sono stati presentati oggi pomeriggio, direttamente all'interno del Bibiena, dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi, dal dirigente comunale del settore Cultura e Turismo Giulia Pecchini, dal direttore dei Musei Civici Veronica Ghizzi, da Raffaele Zancuoghi di Tea Reteluce, da Nicola Baraldi di Sauber e dalla restauratrice Giovanna Gola della ditta ZòE.

Gli interventi hanno interessato soprattutto la parte tecnologica del teatro, alcune superfici pittoriche i tendaggi e gli arredi. È stata completamente rifatta la centrale termica, separando i circuiti del Teatro da quelli dell'Accademia, ottimizzando l'efficienza dell'impianto. Il vecchio sistema radiante è stato sostituito da un nuovo impianto a serpentine più performante, con un significativo miglioramento in termini di comfort e risparmio energetico.

Mantova TeatroBibiena Restauri Presentazione4Contestualmente, si è proceduto al rifacimento della pavimentazione della platea: piastrelle in cotto artigianale, realizzate a mano dalla Fornace Polirone, trattate con oli e cere naturali, sono state posate seguendo geometrie coerenti con l'impianto originario, restituendo al teatro un'eleganza sobria e rispettosa della sua identità storica. Un intervento fondamentale e consistente ha riguardato anche tutti i servizi igienici, completamente rinnovati con nuove pavimentazioni e rivestimenti approvati dalla Soprintendenza, dotati di sanitari moderni e di boiler elettrici per garantire l'acqua calda sanitaria.

È stato realizzato un bagno dedicato alle persone con disabilità, rendendo il Teatro pienamente accessibile e conforme agli standard di inclusività e accoglienza. Sono state sostituite 144 poltroncine della platea, risalenti agli anni Ottanta e ormai deteriorate, con nuove sedute realizzate dalla ditta Decima, utilizzando la dima storica del 1989 ispirata alle poltrone del Teatro La Fenice. La nuova struttura è in massello di faggio curvato a caldo, con rivestimento in tessuto ignifugo. La capienza totale del Teatro è di 380 posti, comprendendo quelli degli ordini superiori.

Mantova TeatroBibiena Restauri Presentazione2Sono stati inoltre restaurati 78 sgabelli originali dei palchi, conservando le strutture lignee e sostituendo imbottiture e tessuti. Particolare attenzione è stata posta alla sistemazione del palcoscenico e del posizionamento delle poltrone per mantenere inalterate le caratteristiche acustiche del Teatro. Altrettanta attenzione è stata dedicata al restauro conservativo: le superfici murarie dello zoccolo della platea sono state pulite, consolidate e integrate pittoricamente, rispettando le cromie originali e l'effetto illusionistico del finto bugnato.

Il foyer, primo ambiente che accoglie il pubblico, è stato oggetto di un restauro approfondito, grazie a un investimento comunale di 60.000 euro. La volta a padiglione e le pareti decorate sono tornate a esprimere appieno la loro bellezza settecentesca, offrendo un'accoglienza scenografica e degna della magnificenza della sala teatrale. I lavori sono stati realizzati, oltre che dalle ditte del RTI, da Edil Service (Bagnolo San Vito) per la parte edile, Eurotherm (Bolzano) per il sistema radiante e Zoe di Marmirolo per il restauro e la decorazione pittorica.

Con questo intervento il Comune di Mantova conferma il proprio impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Il Teatro Bibiena non è solo un luogo di spettacolo, ma un simbolo della storia e della vocazione musicale di Mantova. La sua riapertura rappresenta un momento di orgoglio e una promessa verso il futuro: custodire la memoria per generare nuova bellezza e cultura. Per l'amministrazione comunale, la restituzione alla città di un Teatro rinnovato, sicuro, accessibile e pronto ad accogliere eventi di livello internazionale, è un investimento non solo economico ma civico, identitario e profondamente culturale.

"Il Bibiena è in assoluto il teatro più utilizzato della città, per circa 300 volte all'anno, il preferito da tutti per la sua bellezza, la dimensione e l'acustica – ha sottolineato il sindaco Palazzi -. Siamo grati alle imprese che vi hanno lavorato per essere riusciti in così breve tempo a realizzare quegli interventi che non erano più procratinabili. Un insieme di attività che comporta un costo approssimativo di 2 milioni di euro, ma rimane in sospeso il tema significativo, per un valore di circa 12 milioni di euro, che riguarda tutta parte strutturale, antisismica del teatro e dell'intero palazzo dell'Accademia, per il quale ho richiesto formalmente a Regione Lombardia di poter creare un accordo di programma di compartecipazione, senza avere, per ora, un riscontro.

Ciò che è stato fatto va oltre la riapertura del Bbiena, in funzione di conservazione e per evitare l'ammaloramento della struttura. Non devono passare altri 50 anni per prenderci cura del nostro patrimonio e pur tenendo presente che si parla di costi decisamente superiori alle potenzialità di un comune piccolo, di 50mila abitanti, dobbiamo tenere presente questo monito per il futuro. Stiamo recuperando troppi decenni di scarsa o mancata manutenzione, come nel caso di Palazzo Te, ma è chiaro che c'è bisogno di aiuto dalla Regione e dallo Stato perché questo è un patrimonio universale e non solo della città".

"Per quanto riguarda il restauro la maggior criticità ha riguardato il foyer – ha precisato la resturatrice Gola - perché nella pulitura delle pareti sono emerse tracce di vari interventi pittorici precedenti risalenti agli anni 60/70 del novecento".

Progettato tra il 1767 e il 1769 da Antonio Galli Bibiena, il Teatro fu inaugurato il 3 dicembre 1769 e il mese successivo ebbe l'onore di ospitare l'esibizione memorabile di un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart. La sua struttura a pianta di campana, i palchetti lignei affrescati dallo stesso Bibiena, e la facciata classica firmata da Giuseppe Piermarini, lo rendono un capolavoro del teatro barocco europeo, ammirato da artisti, studiosi e turisti da tutto il mondo.


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