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Israele, scontro interno Netanyahu-Gantz. Prosegue il 'gelo' con gli Usa

NetanyahuBenjamin2TEL AVIV, 27 mar. - Dopo l'approvazione all'Onu della mozione per il cessate il fuoco a Gaza, è stata cancellata la missione israeliana a Washington.

Questo ha portato a un nuovo scontro aperto fra il primo ministro Benyamin Netanyahu e il suo rivale politico Benny Gantz, ministro del gabinetto di guerra.

"Sarebbe stato bene se il primo ministro fosse andato lui stesso negli Stati Uniti, per un dialogo diretto con il presidente Biden", ha scritto Gantz in un post sui social media. "E' importante ricordare - ha proseguito - che la relazione speciale fra Israele e gli Stati Uniti è un'ancora per la sicurezza e la politica estera d'Israele, e che il dialogo diretto con l'amministrazione americana è un asset essenziale a cui non bisogna rinunciare quando vi sono sfide e dispute".

"Dopo che Hamas ha salutato la decisione del Consiglio di Sicurezza passata con l'astensione americana, Gantz ha proposto che una delegazione visiti gli Stati Uniti. Il primo ministro ha respinto questa proposta", ha scritto l'ufficio di Netanyahu, in una secca risposta al ministro. In ogni caso lo Stato di Israele "non cesserĂ  il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finchĂ© l'ultimo dei rapiti non ritornerĂ  a casa", scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz dopo il voto all'Onu.

"Gli Stati Uniti - accusa il comunicato di Israele - si sono ritirati dalla loro posizione coerente in seno al Consiglio di Sicurezza, dove solo pochi giorni fa avevano stabilito un collegamento tra il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Questo ritiro danneggia sia lo sforzo bellico che quello per la liberazione degli ostaggi, perché dà ad Hamas la speranza che la pressione internazionale gli permetta di accettare un cessate il fuoco senza la liberazione dei nostri ostaggi".

La missione del team israeliano a Washington era stata decisa durante la telefonata tra il premier israeliano e Joe Biden, la prima in un mese, in cui il presidente americano aveva ribadito di considerare un attacco a Rafah un pericoloso errore. Dopo la telefonata, e dopo la visita di Antony Blinken, Netanyahu aveva ribadito chiaramente che gli israeliani entreranno nella cittĂ  di Gaza, dove si trovano milioni di sfollati, "con o senza il sostegno degli Usa".

(adnKronos)


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