Intesa tra Comune e Palazzo Ducale per la nuova Galleria d’arte moderna di Mantova. La sede in piazza Castello nel Casino delle Guardie Nobili

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Creato 21 Dicembre 2021

Pubblicato 21 Dicembre 2021

MANTOVA, 21 dic. – Sarà in piazza Castello, all'interno del Casino delle Guardie Nobili di Palazzo Ducale, la sede della futura Galleria d'arte moderna che ospiterà le collezioni d'arte di Mantova degli ultimi due secoli.

Una sede espositiva stabile, da tanti anni auspicata ma fin qui rimasta una chimera, che finalmente si realizzerà grazie all'accordo di collaborazione siglato questa mattina tra Comune di Mantova e Palazzo Ducale.

Convenzione che consentirà di dare una collocazione e un'adeguata esposizione al pubblico alle opere delle collezioni civiche attualmente custodite presso i depositi di Palazzo Te e del Ducale.

La "Galleria di Arte Moderna della città di Mantova" – questo il nome ipotizzato per il nuovo spazio espositivo – si collocherà al piano superiore del Casino delle Guardie Nobili, l'edificio affacciato sul lato ovest di piazza Castello di fronte all'Esedra, dove verrà ricavato un ampio spazio per le collezioni civiche e statali dell'Ottocento e del Novecento, ma anche per mostre a rotazione temporanea.

"Questo accordo – afferma il Direttore di Palazzo Ducale Stefano L'Occaso – si inserisce in un piano articolato di progetti e collaborazioni tra il nostro museo e il Comune di Mantova. La smisurata estensione e le variegate caratteristiche degli ambienti del complesso gonzaghesco offrono grandi opportunità per la città: tra le diverse iniziative non poteva mancare un momento per la valorizzazione delle opere e degli artisti più vicini a noi, protagonisti degli ultimi due secoli e dell'oggi dell'arte mantovana. Le collezioni pubbliche infatti presentano alcuni pezzi di pregio e costituiscono una bella occasione di collaborazione tra istituzioni del territorio".

Il Casino delle Guardie Nobili sarà quindi restituito alla città come nuovo spazio per l'arte con funzioni espositive e di servizi al pubblico, con la possibilità di avere una gestione autonoma, ma anche di integrarsi con il percorso di visita di Palazzo Ducale. L'edificio, la cui ristrutturazione è affidata ai finanziamenti "Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" (PNRR), è attualmente in fase di lavorazione per quanto riguarda il piano terra, destinato ad ospitare il futuro programma di artist in residence "Accademia degli artisti" di Palazzo Ducale.

Il completo recupero degli spazi della nuova Galleria di Arte Moderna è previsto nell'arco dei prossimi tre anni, con oneri di ristrutturazione e progettazione, come stabilito dall'accordo, a carico di Palazzo Ducale, mentre i costi di allestimento e gestione saranno suddivisi tra le due istituzioni.

Già nel prossimo semestre verrà formulato il progetto espositivo redatto da un gruppo di lavoro scientifico del quale faranno parte Veronica Ghizzi e Renata Casarin per definire un'adeguata, razionale e rappresentativa distribuzione delle opere, la possibilità di un'esposizione a rotazione dei materiali conservati nei rispettivi depositi, garantendo piena visibilità alle collezioni pubbliche, uno spazio per eventi, nuove proposte ed esposizioni temporanee. Il percorso di visita prevederà l'interazione tanto con il percorso espositivo di Palazzo Ducale quanto con le funzioni di "Accademia degli artisti" previste al piano inferiore dell'edificio.

"Con questo accordo a valenza decennale, ovviamente rinnovabile – sottolinea il Sindaco Mattia Palazzi – dotiamo finalmente la città di una 'galleria' di arte moderna che renderà fruibile a tutti ciò che da sempre è conservato nei depositi di Palazzo Te e Palazzo Ducale. È un'operazione culturale importante per Mantova, per il patrimonio di pensiero e arte prodotto dal nostro territorio nel Novecento, ma è anche uno stimolo per continuare a dar spazio e centralità alla produzione artistica del nostro territorio".

Il documento rappresenta un ulteriore progresso rispetto alla precedente intesa firmato lo scorso luglio, che riguardava le collezioni di Palazzo Ducale e del Museo della Città in Palazzo San Sebastiano. "Il presente accordo consente inoltre di avviare una serie di studi e lavori di valorizzazione sulle collezioni come la redazione di una campagna fotografica e di catalogazione – precisa il comunicato di Palazzo Ducale -, coinvolgendo eventualmente anche gli istituti scolastici o universitari, nelle modalità di alternanza scuola-lavoro o di tirocini formativi.

Infatti, occorrerà far interagire le collezioni comunali e statali per restituire la dovuta attenzione agli artisti che hanno fatto la storia della città negli ultimi due secoli. Si partirà dell'Ottocento neoclassico, poi purista e romantico di Giuseppe Razzetti e Giulio Cesare Arrivabene, passando per quegli artisti, come Giacomo Albè, che s'impegnarono anche nella nascita del sistema museale cittadino, per arrivare alla soglia delle avanguardie, con Romolo Romani, Ulisse Archimede Bresciani, Vindizio Nodari Pesenti, Mario Lomini, e poi avanti lungo il "secolo breve" (e sorvolando su altri nomi importanti) con Alessandro Dal Prato, Antonio Carbonati, Clinio Lorenzetti, fino a Stefano Arienti e ai nostri contemporanei".