‘Cultura alle quattro e un quarto’ 2019/20. Ventitré appuntamenti tra film, concerti, conferenze, letture dal vivo ed escursioni
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- Creato 15 Ottobre 2019
- Pubblicato 15 Ottobre 2019
IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI
23/24/25 ottobre
MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'
di Daniele Lucchetti, Italia, 2019, 93'.
Con Pif, Thony, Renato Carpentieri, Angelica Alleruzzo.
Paolo conduce una vita tranquilla a Palermo con moglie e due figli, lavorando
come ingegnere. Ad aggiungere pepe alle sue giornate sono alcuni istanti di pura gioia, come attraversare in motorino un incrocio urbano nel momento esatto in cui tutti i semafori sono rossi. Peccato che arrivi la volta in cui Paolo "manca" il momento di una frazione di secondo, e viene investito in pieno da un'auto ritrovandosi catapultato in Cielo, nello stanzone adibito allo smistamento delle anime. Da qui comincerà quella rivalutazione della sua intera vita che lo metterà di fronte alla sua medietà e alle sue mancanze.
Giovedì 7 novembre - Sala Impastato della Biblioteca Comunale Baratta
GLI ANNI MANTOVANI DI ANTONIO VIVALDI: 1718-1720
A cura di Mauro Patuzzi.
Poco più di 300 anni fa, nel marzo del 1718, Antonio Vivaldi giunse a Mantova su invito dal principe Filippo d'Assia-Darmstadt, grande appassionato di musica e governatore della città ormai sottomessa a Vienna. A Mantova il compositore veneziano scrisse numerose opere per il teatro di corte e - con buona probabilità - trovò ispirazione anche per le celeberrime Quattro stagioni...
13/14/15 novembre
LE INVISIBILI
di Louis-Julien Petit, Francia, 2018, 102'.
Con Audrey Lamy, Corinne Masiero, Noémie Lvovsky, Déborah Lukumuena.
Protagoniste del film sono quattro assistenti sociali dell'Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituate a vivere in strada. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, riusciranno infine a dimostrare che la solidarietà al femminile può fare miracoli.
Mercoledì 20 novembre
DIREZIONE OTTOCENTO
Chiara Ronchi Piccinelli, flauto; Maurizio Trapletti, clarinetto; Andrea Leasi, corno; Paolo Guelfi, fagotto.
Musiche di Gioachino Rossini.
Se per Goethe il Quartetto per archi era come una "riunione di quattro razionali signori, in amabile conversazione", cosa potranno mai dirsi quattro fiati scatenati!
27/28/29 novembre
JULIET, NAKED - TUTTA UN'ALTRA MUSICA
di Jesse Peretz, Regno Unito, 2018, 105'.
Con Rose Byrne, Ethan Hawke, Chris O'Dowd, Megan Dodds, Jimmy O. Yang.
Duncan e Annie vivono una relazione abitudinaria da 15 anni: lui è ossessionato da un musicista ritiratosi misteriosamente dalle scene, Tucker Crowe, mentre lei vorrebbe un figlio ma non osa insistere. Quando emerge un album inedito di Crowe e il musicista entra di fatto nelle loro vite, le crepe tra i due diventano insanabili.
Giovedì 4/5/6 dicembre
MIA E IL LEONE BIANCO
di Gilles de Maistre, Francia, 2018, 98'.
Con Daniah De Villiers, Mélanie Laurent, Langley Kirkwood, Ryan Mac Lennan.
Costretta a trasferirsi dall'Inghilterra al Sudafrica per seguire il lavoro del padre John, zoologo, Mia è una bambinaInsofferente e ribelle. Qualcosa però cambia quando, durante il primo Natale trascorso lontana da Londra, nell'allevamento di John nasce Charlie, un raro esemplare di leone bianco. Tra Mia e Charlie nasce subito un'amicizia fortissima che causa non poche preoccupazioni ai genitori della ragazza, convinti che il leone, una volta adulto, non saprà controllare i propri istinti predatori. Le cose si complicano ulteriormente quando Mia, insieme a suo fratello Mick, scopre un segreto sull'allevamento che i due bambini non avrebbero mai potuto immaginare.
Giovedì 12 dicembre - Palazzo Te
GIULIO ROMANO: ARTE E DESIDERIO. VISITA GUIDATA
La mostra - a cura di Barbara Furlotti, Guido Rebecchini e Linda Wolk-Simon - indaga la relazione tra immagini erotiche del mondo classico e invenzioni figurative prodotte nella prima metà del Cinquecento in Italia. Concentrandosi sulla produzione di Giulio Romano, il percorso espositivo evidenzia la capillare diffusione di un vasto repertorio di immagini erotiche nella cultura artistica cinquecentesca e svela le influenze esistenti tra cultura alta e cultura bassa nella produzione di tali immagini. I preziosi oggetti esposti sottolineano il carattere giocoso, inventivo e a tratti sovversivo di queste invenzioni artistiche e dimostrano la flessibilità del soggetto erotico, assai ricorrente peraltro nelle sale di Palazzo Te, capolavoro indiscusso della carriera artistica di Giulio Romano.
18/19/20 dicembre
STANLIO E OLLIO
di Jon S. Baird, Regno Unito, 2018, 97'.
Con Steve Coogan, John C. Reilly, Nina Arianda, Shirley Henderson.
Nel 1953, Stan Laurel e Oliver Hardy partono per una tournée teatrale in Inghilterra. Sono passati sedici anni dal momento d'oro della loro carriera hollywoodiana e, anche se milioni di persone amano ancora Stanlio e Ollio e ridono soltanto a sentirli nominare, la televisione sta minacciando l'abitudine culturale di andare a teatro e molti preferiscono andare al cinema a vedere i loro capolavori del passato oppure i nuovi Gianni e Pinotto, piuttosto che scommettere sulle loro esibizioni in teatrini di second'ordine. Eppure i due vecchi compagni di palcoscenico sanno ancora divertirsi e divertire, e la tournée diventa per loro l'occasione di passare del tempo insieme, fuori dal set, come non avevano mai fatto prima, e di riconoscere per la prima volta il sentimento di amicizia che li lega.
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