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'Costruire ponti, rompere catene': esiti e prospettive del progetto Multitasking 2.0, prorogato a febbraio 2024

Mantova ProgettoMultitasking ConvegnoMANTOVA, 6 dic. - Si è svolto nella mattinata di lunedì 4 dicembre al Mamu Multicenter di Mantova "Costruire ponti, rompere catene", convegno sulla formazione e l'inserimento lavorativo pensato a conclusione di "Multitasking 2.0", progetto che pone in dialogo Prefettura di Mantova (capofila)e Associazione Lule ODV e si realizza con l'approvazione del Ministero dell'Interno nell'ambito del FONDO ASILO, MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE (FAMI) – Obiettivo Nazionale Capacity building e Governance dei servizi.

Nell'arco di 12 mesi, "Multitasking 2.0" è andato a supportare l'operato della Prefettura di Mantova, potenziando l'attività dello sportello unico per l'immigrazione e il monitoraggio dei Cas, a migliorare le competenze degli operatori e a rafforzare la rete territoriale, a intercettare e accompagnare soggetti fragili, attuando una prima sperimentazione del Protocollo IDOL (Incrocio Domanda Offerta Lavoro), che, siglato lo scorso 19 gennaio da Prefettura – U.T.G. di Mantova, Provincia di Mantova, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Confagricoltura, Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori, FAI – CISL Asse del Po, FLAI- CGIL, UILA – UIL, mira a favorire l'inserimento socio lavorativo di richiedenti e titolari di protezione internazionale nel territorio della provincia di Mantova.

"Grazie a Multitasking 2.0 - ha spiegato Paola Alborno, responsabile di progetto, annunciando la proroga dello stesso al febbraio 2024 - si sono registrati l'inserimento di 3 operatori specializzati e di mediatori linguistico-culturali (per 290 ore d'impiego), l'offerta di una specifica consulenza legale (di cui hanno beneficiato 113 utenti), una proposta formativa in 15 incontri (rivolta a 68 partecipanti).

I punti d'ascolto e le equipe itineranti hanno raggiunto 239 utenti (20% dei quali donne), realizzando 17 colloqui d'emersione, raccogliendo 8 denunce ed erogando a supporto 300 ore di mediazione linguistico-culturale. La sensibilizzazione attuata ha interessato 192 cittadini, articolandosi in 70 ore di mediazione e nella produzione di materiale multilingue con consigli partici per ospiti dei Cas circa diritti e doveri dei lavoratori, nonché strumenti per far sì che questi vengano rispettati".

Laurent Liebenstein, coordinatore dei progetti antitratta e sfruttamento per Associazione Lule, le ha fatto eco rimarcando come grazie a Multitasking 2.0 ben 106 persone abbiano raggiunto i punti d'ascolto attivati sul territorio, siano stati effettuati 143 colloqui e offerte 41 consulenze legali, che hanno portato all'accompagnamento di 9 soggetti, 4 dei quali hanno denunciato situazioni di grave sfruttamento e sono entrati in percorsi di protezione.

Ad aprire i lavori è stato il Prefetto di Mantova, Gerlando Iorio, richiamando l'attenzione sull'importante rete sottesa alla progettualità, capace di determinare un approccio operativo-pratico a contrasto dello sfruttamento e a favore dell'inserimento socio-lavorativo della popolazione immigrata. L'auspicio espresso è che si possa proseguire lungo la traccia impostata, sulla base di precisi input recepiti da un territorio che esprime un'esigenza forte di forza lavoro.

Aurora Esposito, Viceprefetto, ha ribadito come Multitasking 2.0 abbia consentito di mettere a frutto i risultati della progettualità che l'ha preceduto, andando a rispondere a criticità che quella aveva rilevato e puntando ad avvicinare l'amministrazione al cittadino, rendendola più aperta e disponibile, quindi comprensibile da parte dell'utenza. C'è un'effettiva difficoltà dei settori produttivi a trovare sul territorio figure professionali da inserire stabilmente, avvalendosi di quanto messo a disposizione dal decreto flussi. IDOL ha portato al coinvolgimento dei Centri per l'impiego della Provincia di Mantova e ha attivato imprese agricole aderenti a Cia, Coldiretti e Confagricoltura: sono state 40 le aziende raggiunte.

L'assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini ha espresso il plauso dell'Amministrazione comunale al progetto, sottolineando l'importanza dell'azione di monitoraggio delle zone grigie al fine di costruire ponti e condizioni che consentano di integrare realmente la popolazione immigrata.

La presidente di Lule Onlus, Mariapia Pierandrei, ha raccontato di come da 25 anni Lule Onlus si occupi di accompagnare persone lungo percorsi d'accoglienza e inserimento sociale su 7 province lombarde. Tommaso Scudella, consulente legale del progetto Multitasking 2.0, ha richiamato l'attenzione su come il Protocollo IDOL abbia contribuito anche a rilanciare il segretariato sociale sul territorio, da tempo in sofferenza.

Giuditta Serra, referente per la concertazione territoriale, ha spostato l'attenzione sull' approccio multiagenzia e multidisciplinare di Multitasking 2.0, capace di combinare prevenzione e contrasto con la presa in carico sociale. Spazio, quindi, è stato dato alla presentazione del report "Cibo e sfruttamento – Made in Lombardia", affidata a Maria Panariello di Associazione Terra! e Maurizio Franco, giornalista free lance e coautore dell'inchiesta. Terra!, che muove dalla premessa che prospettiva ambientale e sociale siano interconnesse, ha rilevato come la fase negoziale tra grande distribuzione e fornitori si riversi spesso sulle spalle del lavoratore, inducendo una filiera distorta.

Particolarmente significativo l'intervento di chiusura lavori affidato a Sanaa Omari, mediatrice linguistico culturale di Lule, di origini marocchine, da 32 anni in Italia, che ha invitato a ricordare sempre come ogni cittadino straniero porti con sé radici, motivazioni e aspettative, raccontando del lavoro di outreach nei luoghi frequentati dalla popolazione immigrata e di quanto sia importante per chi arriva trovare qualcuno con cui potersi capire e da cui imparare come muoversi per veder rispettati i propri diritti.

Nell'ambito di Multitasking 2.0 il ruolo dei mediatori linguistico-culturali è risultato davvero centrale, come è emerso da più di un intervento ascoltato in mattinata: creare un ponte tra bisogni e servizi, avvalendosi della possibilità d'offrire agli utenti un dialogo nella loro lingua madre rappresenta un elemento di straordinaria potenza per favorire la legalità e il pieno rispetto degli individui.


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