Santa Lucia di Nuvolato riabbraccia il suo tabernacolo. Rubato nel 2001, recuperato dai Carabinieri e restituito alla comunità

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Creato 16 Febbraio 2023

Pubblicato 16 Febbraio 2023

MANTOVA, 16 feb. – Rubato nel 2001 e finito nella casa di un ex antiquario del veronese, il tabernacolo della chiesa di Santa Lucia di Nuvolato (Quistello) torna al suo posto grazie all'attività svolta dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Venezia.

Oggetto di pregevole fattura, in legno argentato, cesellato, realizzato a fine '800, il tabernacolo ha soprattutto un grandissimo valore devozionale. Il recupero del bene ecclesiastico è avvenuto nel corso delle operazioni di perquisizione svolte dai Carabinieri del Nucleo TPC di Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica di Verona, in collaborazione con il Reparto Operativo Carabinieri di Verona.

Fondamentale per stabilire che si trattava del bene ecclesiastico rubato dalla Chiesa di Santa Lucia di Nuvolato-Quistello il 24 aprile 2001 è risultato l'ausilio della Banca Dati dei beni illecitamente sottratti, strumento dotato di un archivio di oltre 8 milioni di beni catalogati, creato al fine di prevenire e contrastare il commercio di beni culturali di provenienza illecita.

Questa mattina, presso la Curia Vescovile di Mantova, il comandante magg. Emanuele Meleleo dei Carabinieri del Nucleo TPC di Venezia, affiancato dal comandante provinciale dell'Arma col. Vincenzo Di Stefano, ha consegnato il tabernacolo al vescovo di Mantova Gianmarco Busca che a sua volta lo ha affidato al parroco don Matteo Pinotti per farlo riportare nella sua sede originale.

"Questo evento rende merito alla rete di istituzioni e infrastrutture comunitarie – ha sottolineato il vescovo Busca - che sono attive per restituire ai territori i beni trafugati illegalmente. Ciò accresce le sensibilità diffusa per la tutela dei beni culturali anche ecclesiastici, a prescindere dal puro valore economico del bene. Questo tabernacolo è prezioso anche per il suo valore simbolico: era il cuore della comunità e finalmente torna ad esserlo".

Alla cerimonia di riconsegna del tabernacolo hanno partecipato anche Gloriana Dall'Oglio, sindaco del comune di Quistello, don Stefano Savoia, direttore dell'Ufficio Beni culturali della Diocesi di Mantova, i parroci (quello attuale e quello in servizio nel 2001) della comunità di Quistello (MN), la dottoressa Debora Trevisan, funzionaria della Soprintendenza, alcuni rappresentanti della comunità di Nuvolato e studenti degli Istituti "Santa Paola".

Le indagini condotte dal Nucleo TPC di Venezia hanno consentito di ricostruire la storia del tabernacolo: dopo il furto e la ricettazione, il bene ecclesiastico è stato oggetto di vari passaggi di proprietà, che hanno interessato diverse persone, sino a giungere nelle mani di un soggetto che ha tentato di mascherarne la provenienza, dichiarando di averla acquistata da una persona deceduta anni prima, con l'intento di vanificare le indagini.

Il tabernacolo ligneo, esempio di arte popolare lombarda di fine Ottocento, presenta una decorazione ad intaglio e cesellatura su lamina argentata che ripropone un repertorio esornativo di stampo neobarocco e che imita i modelli in metallo. L'opera è racchiusa entro modanature mistilinee con terminazioni a volute che contornano anche lo sportello entro cui campeggia un calice, con l'ostia consacrata e raggi discendenti dalle nuvole.

Sia i raggi che il calice presentano una superficie dorata. Negli spazi di risulta laterali si sviluppa un motivo fitomorfo a volute e a candelabra, mentre all'interno è presente un motivo inciso a losanghe. Il coronamento è costituito da un elemento pentafogliato di ispirazione acroteriale. Il bene ecclesiastico era inserito all'interno della parete absidale, costituendo parte integrate e decorativa del sottostante altare, all'interno della piccola Chiesa di Santa Lucia di Nuvolato-Quistello (MN).