Studenti in Comune e corone d’alloro in Valletta per la commemorazione del sacrificio dei Martiri di Belfiore
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- Creato 07 Dicembre 2022
- Pubblicato 07 Dicembre 2022
MANTOVA, 07 dic. – Sono passati 170 anni da quel tragico 7 dicembre 1852 in cui fu eseguita la condanna a morte dei Martiri di Belfiore, su volere dell'occupante impero austriaco per ordine del governatore generale del Lombardo-Veneto, il feldmaresciallo Radetzky.
Un evento che ha segnato profondamente la storia d'Italia e ha lasciato un ricordo indelebile nella comunità mantovana. Questa mattina, come da tradizione, la città di Mantova ha reso onore ai Martiri di Belfiore e lo ha fatto con due momenti commemorativi.
La prima cerimonia si è svolta nella sala Consiliare del Comune di Mantova ed ha visto la partecipazione di una cinquantina di studenti dei Licei Linguistico Virgilio e Scientifico Belfiore, i quali hanno proposto delle letture e degli elaborati multimediali per celebrare i Martiri, ma anche per riflettere su alcune tematiche di grande attualità come razzismo e diritti umani.
Per il Virgilio erano presenti 13 studenti della classe 4DL, accompagnati dalla vicepreside Alessandra Maria Giovanardi. Mentre per il Belfiore le classi 3°A e 3°G, per un totale di 44 alunni e alcuni insegnanti accompagnatori, tra cui la dirigente scolastica Cristina Patria e il professore Roberto Melli che ha ricordato le vicende legate al monumento ai Martiri di Belfiore nel 150° anniversario della sua creazione.
L'opera "Il Genio dell'Umanità " dello scultore Pasquale Miglioretti (1822-1881) fu inaugurata in piazza Sordello il 7 dicembre 1872, ma fu smantellata e smembrata nel 1930, per volontà delle autorità fasciste locali, e solo nel 2002 (20 anni fa) è stata ricomposta nel suo aspetto originale e collocata nella Valletta di Belfiore.
I giovani studenti sono stati accolti e salutati in Municipio dal presidente del Consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti che ha ricordato ai ragazzi i valori della libertà e della democrazia. Presenti anche autorità locali tra cui il vicario del prefetto Giorgio Spezzaferri e monsignor Giancarlo Manzoli per la Diocesi di Mantova.
Come di consueto, poi, la cerimonia ufficiale con le autorità civili, militari e religiose locali si è tenuta nella Valletta di Belfiore con lo schieramento attorno al monumento del "Genio dell'Umanità ", oltre a numerosi cittadini, anche associazioni combattentistiche e d'arma. Alla commemorazione hanno partecipato anche i giovani studenti dell'Istituto Fermi e del Liceo Belfiore.
Dopo l'Inno d'Italia, la cerimonia è stata aperta dal professor Rodolfo Signorini, che ha ricordato la storia ed il sacrificio dei Martiri. È stato celebrato il martirio di Don Giovanni Grioli, Don Enrico Tazzoli, Angelo Scarsellini, Bernardo de Canal, Giovanni Zambelli, Carlo Poma, Don Bartolomeo Grazioli, Carlo Montanari, Tito Speri, Pietro Frattini e Pier Fortunato Calvi, patrioti italiani che a metà dell'800 furono impiccati (tranne Grioli che fu fucilato).
"I Martiri di Belfiore furono una avanguardia di patrioti disposti a rischiare la vita in ogni istante – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Massimo Allegretti nel suo intervento -. Non si può comprendere l'efficacia del loro operato e l'amore da cui vennero circondati se non si attribuisce il giusto peso, il giusto significato, a quel sentire comune che superando le singole appartenenze rifletteva una coscienza ormai generale. La città di Mantova, 170 anni dopo, ricorda i Martiri con deferenza e rispetto. Uomini che andarono incontro alla morte a fronte alta, con lo sguardo fiero ed il passo sicuro, nella assoluta certezza che il proprio supremo sacrificio fosse un tributo accettabile di fronte all'ideale di libertà e giustizia; all'ideale di patria, di cui erano portatori. Non dimentichiamo".
La cerimonia si è chiusa con l'Inno del Piave e la deposizione delle corone d'alloro del Comune di Mantova e dell'Associazione Mazziniana ai piedi del Monumento di Miglioretti dedicato ai Martiri.
Successivamente si è tenuta una breve commemorazione da parte delle autorità cittadine presso il cippo in memoria di Pier Fortunato Calvi, in strada Cipata a Lunetta, con la deposizione di una corona d'alloro.
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