Mantova, una città davanti allo schermo: venerdì al Libraccio la presentazione del libro di Gelsi
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- Pubblicato 12 Gennaio 2023
MANTOVA, 12 gen. - Verrà presentato domani, venerdì 13 gennaio, alla libreria Il Libraccio di via Verdi a Mantova il libro di Salvatore Gelsi "Mantova. Una città davanti allo schermo" edito da Il Rio.
Si tratta di un libro che analizza, attraverso una serie di storie recuperate dai quotidiani locali, su come i mantovani si ritrovano a essere spettatori.
Si legge nella nota di presentazione: "All'alba del XX secolo, dal lontano: Lumière ed Edison tra mimi, burattini e danze al Teatro Andreani. A Carnevale e per Sant'Anselmo: i baracconi cinematografici, tra giostre, spettacoli circensi, incantatori e belve feroci. I primi cinematografi: Roi Soleil, Eden cine Max, Bios, Virgilio, Teatro Sociale, e dopo gli altri, Apollo, Oberdan, Corso, Ariston, Mignon. I cinema parrocchiali. Le arene estive. Andare al cinema nei settanta comuni della provincia. Le origini della critica cinematografica. L'esercente di cinema. Le camicie nere e il cinema dei GUF e della GIL. Spettatori sotto le bombe. L'entusiasmo del dopoguerra. I circoli del cinema. Banditi sullo schermo e accoltellamenti, furti e rapine in sala. Film tagliati o con titoli diversi. I film vietati ai sedici, poi ai diciotto. Quando arriva la TV e si disertano le sale, ma ci si ritorna per Lascia o Raddoppia? Platea o galleria? I documentari e i cinegiornali che vedono protagonista la città . Zavattini, Don Camillo, Sophia Loren, Totò, Gassman e Tognazzi, Bertolucci e Pasolini ecc. ecc. sono stati qui. La stagione del boccaccesco e del porno. Caroselli e rally. Drive-in e Onirica. Tutti i film girati nel Mantovano e personaggi "mantovani" come: i Campogalliani, Guido Aristarco, Dino Villani, il conte Nuvoletti, Olga Villi, Emma Danieli, Giuliana Berlinguer e altri. Fino alla domanda: spettatore dove sei finito? O come si diventa videodipendente".
Scrive il critico cinematografico Pierre Sorlin: "Mantova, i Gonzaga, il Palazzo Ducale, gli affreschi di Andrea Mantegna. E la città ? Non è soltanto un museo, la gente ci vive ogni giorno con le sue preoccupazioni, i suoi progetti e le sue attese. I turisti, che nel Novecento vi sostavano qualche ora, pensavano per un attimo a quelli che vivevano qui, alle loro abitudini, al cinema dove andavano nel fine settimana? Per decenni le conversazioni dei mantovani erano ruotate attorno al film che aveva illuminato il sabato sera. Ripensando alle profonde tracce che i giganti dello schermo hanno lasciato, di settimana in settimana, e al loro breve ma emozionante destino, Salvatore Gelsi fa rivivere questa prodigiosa macchina dei sogni che fu, per tutti i Mantovani come per tanti altri, durante più di sessant'anni, la breve apparizione di ombre nere su fondo bianco".
Con l'autore dialoga il giornalista Stefano Scansani.
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