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Il fumetto poliziesco in Italia: un genere in ritardo ma che sta ottenendo grande successo

Mantova Festivaletteratura Crovi-FumettoPoliziescoMANTOVA, 07 set. - Il fumetto poliziesco in Italia inizia a farsi strada e a farsi conoscere negli anni '70 del 1900. Un ritardo cospicuo rispetto agli Usa, dove il gener con Dick Tracy spopola già negli anni '30.

A spiegare le ragioni del ritardo e i successivi sviluppi che oggi vedono ottenere grande successo le strisce di commissari come Ricciardi e Mascherpa, il giallista Luca Crovi, la direttrice della rivista Polizia Moderna Annalisa Buccheri, il disegnatore Daniele Bigliardo e Luigi Caracciolo nelle vesti di moderatore ieri nella chiesa della Madonna della Vittoria.

"Il fumetto in Italia - ha spiegato Crovi autore del libro "Noir. Istruzioni per l'uso, la storia del giallo in 50 investigatori" - nasce negli anni '30 come genere, ma dobbiamo attendere fino agli anni '70 per vedere il tema poliziesco prendere sempre più spazio con investigatori quali il Commissario Spada e il detective Sem Pezzo pubblicati da Il Giornalino, un giornale per ragazzi del periodo pubblicato dalle Paoline. E stupisce come in quelle strisce poliziesche venissero trattati, senza censure, temi forti come il terrorismo, la tossicodipendenza e altro".

Spada e Pezzi si fanno strada sgomitando fra Tex Willer e Diabolik, dominanti nel periodo 60-70 e apparecchiano il campo per l'arrivo di nuovi detective come Giulia, ma, più recentemente, Ricciardi e Mascherpa, come detto. Il primo dai caratteri più teatrali e meno tecnici, nato dalla penna di De Giovanni e divenuto anche una striscia di successo disegnata da Bigliardo. Quest'ultimo anche disegnatore di Mascherpa, commissario protagonista delle strisce sul mensile della Polizia di Stato "Polizia Moderna" e caratterizzato da indagini più tecniche, attuali, scientifiche con procedure ben delineate e verificate.

Caracciolo, appunto, ha evidenziato questo aspetto ricordando come le indagini di Mascherpa siano molto dettagliate e rispettose di procedure e aspetti tecnici e scientifici e ha chiesto alla direttrice di Polizia Moderna se questo non rischi di appiattire la narrazione: "Le storie di Mascherpa - ha risposto Annalisa Buccheri - sono scritte da Luca Scornaienchi e lo storyboard è verificato da esperti della Polizia di Stato perché tutto sia verosimile. Ma la narrazione è frizzante e piace ai più giovani ed emerge anche l'importanza del lavoro di squadra".

Il successo dei fumetti come genere tutt'altro che tramontato, come ha spiegato Luca Crovi è testimoniato anche dal fatto che oggi buona parte delle fiction di successo sulle principali piattaforme di cinema online sono proprio tratte da fumetti e manga.

(e.s.)

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