1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Domeinca, 11 Maggio 9:46:am

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Hemon: 'Bosnia paese quasi paralizzato che vive nell'inerzia per paura di un'altra catastrofe'

Mantova Festivaletteratura HemonAleksandarMANTOVA, 11 set. – Torna dopo otto anni al Festivaletteratura Aleksandar Hemon, scrittore bosniaco che da prima dello scoppio della guerra civile nella ex Jugoslavia vive negli Stati Uniti. E torna nell'anno in cui ricorre il trentennale dell'assedio di Sarajevo con un nuovo libro che è al tempo stesso un doppio libro con due copertine tenute insieme da un fascio di foto d'epoca che divide le due storie.

La prima s'intitola I miei genitori e, come intuibile, racconta la storia del padre e della madre di Hemon emigrati dalla Bosnia all'America del Nord. La seconda storia, dall'altro lato del libro, s'intitola Tutto questo non ti appartiene.

"Questo libro – ha raccontato Hemon in piazza Castello intervistato da Federica Manzon – nasce come una raccolta di saggi che avevo pubblicato su alcune riviste. Nel 2014 e 2015 mi trovavo negli Usa e le cronache riportavano di grandi sbarchi di migranti in Europa che venivano rappresentati come una massa senza volto e identità, privati dea loro esistenza precedente allo sbarco. Ascoltando le cronache e vedendo le immagini sembrava che non avessero nulla da portare. Io, che provengo da una famiglia di rifugiati, so bene, invece, che ogni persona è portatrice di un passato pieno di vita, esperienze, cultura e ho pensato subito ai miei genitori. Scrivendo la loro storia è come se avessi ridato identità al fenomeno dei migranti".

Come si suol dire, poi, da cosa nasce cosa e mentre raccoglieva materiale per scrivere la storia dei genitori, Hemon ha visto riaffiorare ricordi della sua vita in Bosnia, frammenti di esistenza che si sono infilati fra le pieghe del libro che stava nascendo e hanno chiesto spazio: "Mi è nato un altro libro fra le mani, ma non sapevo come gestire le due pubblicazioni. La soluzione la trovò il mio editore facendoli uscire in uno stesso volume con l'escamotage della doppia copertina e un fascio di foto d'epoca a fare da divisore".

Raccontare dei genitori per Hemon ha fatto parte di una ricerca di identità che non può essere solitaria: "Ho capito – ha detto – che la mia identità dipendeva dagli altri, dalla trama di relazioni in cui ero inserito. Per mia madre essere jugoslava significava essere dentro un sistema di relazioni che comprendeva istruzione pubblica, sanità pubblica". E quando i genitori se ne vanno dalla ex Jugoslavia questo sistema è come se fosse crollato, si ritrovano senza identità jugoslava ma, ammette Hemon, "non è mai esistita un'etnia jugoslava, come non è mai esistita un'etnia statunitense e in questo senso Usa e Jugoslavia hanno parecchio in comune".

Tipicamente balcanica, invece, è la teoria della catastrofe che Hemon ha definito come "un meccanismo psicologico che ci impedisce di vedere l'esito migliore". In qualche modo ci si prepara alla catastrofe, ma quando questa arriva inattesa, come la guerra, allora fa ancora più male. E la guerra ha generato quella che Hemon chiama "diaspora bosniaca". "Un fenomeno enorme – ha specificato – perché riguarda il 25% dei bosniaci che vivono fuori dalla loro patria. Fra loro anche molti scrittori, come me, che vivono all'estero e sono rappresentanti di quella che definirei la letteratura della diaspora".

La narrazione si è poi spostata su un altro piano e si è parlato di violenza. Anche la violenza è un tratto che, secondo lo scrittore bosniaco, è tipicamente maschile: "Abbiamo visto come durante la guerra civile jugoslava la violenza sessuale venisse utilizzata come strategia di guerra dai serbi che per umiliare il nemico violentavano le loro donne". Un sistema aberrante, un crimine di guerra, ma una strategia quasi normale per certi gruppi paramilitari. E oggi la Bosmia, dove Hemon torna spesso e dove ha molti amici con cui lavora, è un paese quasi paralizzato che "vive nell'inerzia per paura di un'altra catastrofe". 

Emanuele Salvato

 

----

Scaricate gratuitamente e stampate (fronte-retro) lo Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarĂ  anche reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


Ultime dal Festival

20 Apr, 2025

Festivaletteratura, arriva l'archivio dei lettori

MANTOVA, 20 apr. - Migliaia di lettrici e lettori animano le…
14 Apr, 2025

Chi legge – in un video il racconto di 28 anni di pubblico a Festivaletteratura

MANTOVA, 14 apr. - Dopo l'Archivio dei lettori, un'iniziativa…
13 Mar, 2025

Gli audio di Festivaletteratura ora disponibili anche sull’app ufficiale

MANTOVA, 13 mar. - L'archivio sonoro si arricchisce con gli…
13 Feb, 2025

La scrittrice Giusi Quarenghi arriva a Lunetta per Di qua/di lĂ , il progetto di cartografia creativa di Festivaletteratura

MANTOVA, 13 feb. - Tra le piĂą note scrittrici della letteratura…

CineCity Mantova

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information