ArteS porta al Bibiena ‘L’ultimo giorno di sole’ di Giorgio Faletti con Chiara Buratti. Domenica 5 m...
In arrivo nuovi sistemi di videosorveglianza in 14 Comuni
MM Concerti della Domenica: Alessio Bidoli e Bruno Canino – violino e pianoforte - al Bibiena domeni...
Aperitivi d’Arte: 'Cantare è il mio modo di vivere' con il soprano Mariam Battistelli, il critico mu...
Calcio serie C, il Mantova saluta la Lega Pro con un pareggio
Transizione green: per l'Italia obiettivi 2030 ancora raggiungibili
La linea della Memoria
La memoria è fatta di ricordi. Ci sono ricordi piacevoli e altri che vorresti dimenticare perché evocano sofferenza, dolore e morte.
Ma, spesso, per evitare che certe situazioni si ripetano, ricordare l'orrore è necessario.
Ed è il caso dell'Olocausto, della Shoah, degli atti di disumanità perpetrati dai nazifascisti nel corso della seconda guerra mondiale. Bisogna ricordarli per fare in modo che non ritornino, anche sotto altre forme legate, comunque, dal filo rosso dell'intolleranza, del razzismo, dell'esclusione, della violenza.
Per questo dal 2000 in Italia il 27 gennaio, giorno in cui i soldati russi aprirono i cancelli del lager di Auschwitz, è per legge (la n. 211 del 20 luglio) il Giorno della Memoria. Molte le iniziative che, anche a Mantova, sono state programmate (come riportato anche nelle nostre cronache) per non dimenticare cosa generò la follia nazista. In una parola: morte.
Ma visitare uno dei luoghi teatro d'orrore - come furono i campi di sterminio vluti da Hitler per eliminare ebrei, rom, omosessuali, antagonisti politici e tutti coloro non rispondenti al disegno nazista - seppur esperienza dolorosa è, senza dubbio, anche il modo più efficace per capire fino a che punto si spinse l'odio degli esseri umani contro altri esseri umani.
Chi scrive, dal 2007 al 2010 ha visitato, insieme all'allora assessore alle politiche sociali della Provincia Fausto Banzi e al compianto Fabio Norsa (presidente della Comunità ebraica di Mantova) i campi di sterminio di Auschwitz, Mauthausen, Terezìn, Natzweiler. Ogni anno i ragazzi di diversi istituti superiori mantovani ci hanno accompagnati in queste visite. E ogni anno, sempre di più, ci siamo resi conto di quanto il vedere da vicino quei luoghi di morte sia servito. Qualcosa si è smosso anche nelle coscienze di coloro che sembravano più impermeabili alle emozioni.
Bisogna fare in modo che il flusso della memoria non si interrompa e per farlo bisogna tenerla viva, anche se i testimoni diretti dell'epoca, coloro che subirono le conseguenze della disumanità per anni, se ne stanno andando per motivi anagrafici. Ma, fortunatamente, abbiamo molti strumenti per fare in modo che le loro idee, le loro storie, le loro sofferenze, la loro dignità , rimanga per sempre con noi.
Per questo è importante - oggi più che mai - non cedere ai richiami delle sirene xenofobe. Non bisogna farsi travolgere e ammagliare dal populismo di coloro che, spesso per tornaconto personale, dividono le persone in categorie perché così è più facile dire chi è buono e chi è cattivo. Dotiamoci degli strumenti per giudicare da soli e facciamo in modo che la linea del tempo - e della Memoria - sia retta e non circolare. Andiamo avanti.
Emanuele Salvato
Ultim'ora
-
Europee, Meloni in campo: "Scrivete Giorgia sulla scheda"
28 Apr 2024 23:12 -
Gaza, Israele aspetta la risposta di Hamas. Biden chiama Netanyahu
28 Apr 2024 23:07 -
Scurati a Che tempo che fa: "Trascinato nella lotta nel fango"
28 Apr 2024 21:53 -
Franco Di Mare e l'annuncio da Fabio Fazio: "Ho un tumore cattivo" - Video
28 Apr 2024 21:32 -
Ostia, in fiamme stabilimento La Casetta: distrutte alcune cabine - Foto
28 Apr 2024 21:19
Video del giorno
Il Vescovo di Mantova, Marco Busca nel messaggio di Pasqua: 'urgente ridefinire il senso e riscoprir...
Indagine
Crisi e caro energia, cosa fare ?
Totale voti: 5399
Seguici su: