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Sustinente, scoperta corte agricola adibita a maxi serra hi-tech di cannabis: arrestate due persone (VIDEO)
SUSTINENTE, 19 feb. - I Carabinieri di Sustinente, grazie alla preziosa collaborazione della Polizia Locale, nella giornata di ieri hanno scoperto una corte agricola di ampie dimensioni trasformata in una vera e propria serra di marijuana con oltre mille vasi rinvenuti, di cui 457 con le piante di canapa indiana in maturazione e 576 pieni di terriccio e pronti a essere coltivati.
Un'organizzazione scientifica per la produzione di marijuana che per essere alimentata aveva bisogno di molta energia eletrica. Per ottenerla le due persone che abitavano nella corte, B.E. 43 anni e D.L. 39 entrambi albanesi, si erano allacciati in modo abusivo alla linea elettrica principale del Servizio Elettrico Nazionale dal quale si approviggionavano per il consumo elevatissimo di 80 kw/ora circa.
I due albanesi sono stati arrestati per coltivazione di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
A tradirli, involontariamente, sono stati i due cani Rottweiler di grossa taglia che si stavano aggirando nei pressi della corte agricola nelle campagne di Siustinente, in via Ca' basse Fornace. Qualche automobilista, preoccupato per la presenza dei due grossi animali, ha segnalato la cosa alla Polizia Locale di Sustinente.
Quando gli agenti si sono recati sul posto per un sopralluogo sono stati attirati dal rumore assordante di ventole proveniente da uno degli stabili di cui si compone la corte agricola. Quando sono entrati sono stati travolti da un fortissimo odore di marijuana, oltre che dall'umidità e dal caldo, condizioni necessarie per una buona e vleoce coltivazione delle piante di marijuana. Alzando lo sguardo, gli agenti della Locale e i Carabinieri si sono trovati di fronte a una vera e propria fabbrica della pianta dalla quale si ricava la sostanza stupefacente. Ben dodici stanze erano state adibite a serre artigianali, con tanto di illuminazione per garantire le condizioni di maturazione della pinata h24, termostato, igrometro, impianto di ventilazione e temporizzatori.
Come si diceva, sono stati ritrovati anche un migliaio di vasi di cui 457 con le piante di canapa indiana in maturazione e 576 pieni di terriccio e pronti ad essere coltivati. Numerosi anche i fertilizzanti e acceleranti botanici, nonché diverse attrezzature da giardinaggio.
"Tutto fa pensare - ha spiegato il capitano dei Carabinieri Galletta nel corso della conferenza stampa - a un'organizzazione di tipo inustriale per la produzione continua della marijuana. Molto probabile che la destinazione della droga lavorata fosse l'ingrosso e non il dettaglio, viste le quantità coltivate. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati anche diversi sacchi neri vuoti ma probabilmete utilizzati per il trasporto della sostanza essiccata".
Per mandare avanti tutto questo processo di maturazione, attivo h 24, c'era bisogno di tanta energia che i due albanesi arrestati attingevano in maniera abusiva da un allaccio effettuato alla linea elettrica principale. "Il personale dell'Enel intervenuto per i sopralluoghi e i rilievi - ha detto ancora Galletta - ha permesso di stimare un consumo approssimativo di 80 kw/h circa. Si pensi che un'abitazone civile mediamente non va oltre i 3 kw/h". Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati anche un furgone, probabilmete usato per il trasporto dellaa merce,e un'automobile. Ora i due albanesi sono stati portati nel carcere di Mantova, mentre l'intera struttura di proprietà del 43enne che l'aveva pagata solo (considerate le dimensioni) 100mila euro, è stata sottoposta a sequestro penale. I Carabinieri stanno proseguendo le indagini per cercare di risalire a chi vendessero la droga i due arrestati.
Emanuele Salvato
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