Autorità e parlamentari mantovani uniti per un’istanza a garanzia del futuro di Palazzo Ducale

MANTOVA, 21 lug. - Tutti concordi nel tenere viva l'attenzione sul rischio di soppressione della Soprintendenza per Palazzo Ducale, nonostante le recenti rassicurazioni espresse dal Ministro Franceschini.

Convocati nel suo ufficio dal sindaco Nicola Sodano, i parlamentari mantovani, gli assessori e i consiglieri regionali mantovani hanno confermato questa mattina il loro impegno personale e la necessità di agire in modo coordinato per rendere giustizia all'importanza della Reggia dei Gonzaga di Mantova, Palazzo Ducale, complesso monumentale tra i più importanti d'Europa e del Mondo, parte del sito Mantova Sabbioneta, riconosciuto dall'Unesco come patrimonio dell'umanità.

L'incontro aveva, appunto, l'obiettivo di coinvolgere le forze che ci rappresentano in Parlamento e in Regione Lombardia e, come rilevato dal deputato PD Matteo Colaninno, l'intenzione espressa dal Governo di modificare le linee programmatiche della riorganizzazione del Mibact, finalizzato allo snellimento burocratico e alla valorizzazione dei beni culturali e del turismo, confermano l'efficacia della presa di posizione corale manifestata dalla città.

In questo senso, Colaninno ha confermato di aver informato personalmente il Presidente Giorgio Napolitano della situazione e ha ribadito la necessità di seguire i prossimi passi istituzionali a garanzia del Ducale.

L'allarme più specificamente tecnico era stato introdotto dalla Sovrintendente Giovanna Paolozzi Strozzi indicando nella precarietà delle risorse annualmente destinate al Ducale, 170mila euro, nei costi già affrontati e in quelli che serviranno per ripristinare i danni del terremoto, l'endemica difficoltà che un declassamento rischierebbe di mettere ulteriormente a repentaglio.

Ci sono in programma restauri alle torri del castello, alla Sala di Manto, all'appartamento della Rustica e l'istituzione di nuovi percorsi finora non visitabili e solo l'adeguato riconoscimento dell'importanza del Ducale potrebbe consentire la continuità d'azione e l'accesso ai fondi del piano strategico per i beni di particolare rilevanza.

Che si trattasse di errore o distrazione, la prima stesura del provvedimento del Ministero, che comporterebbe la soppressione della Soprintendenza per Palazzo Ducale con l'accorpamento alla Soprintendenza per i beni architettonici di Brescia, è stata giudicata inaccettabile da Gianpietro Baldassari, presidente della Società per il Palazzo Ducale, e dal deputato PD Marco Carra, come pure dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, il consigliere regionale Andrea Fiasconaro e il deputato Alberto Zolezzi che hanno sottolineato la necessità di ampliare lo sguardo ad una visione complessiva dei problemi culturali della città e di un maggior impegno della Regione Lombardia.

Ritenuta pur necessaria la riorganizzazione del settore, secondo il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, anche la definizione di nuovi ambiti di autonomia e una nuova accezione dei Poli Museali sarebbe impensabile senza il dovuto rilievo per il sistema complessivo delle Regge dei Gonzaga, col Ducale al cuore delle attenzioni.

E non meno allarmanti si prospettano i rischi che incomberebbero sul prestigiosissimo Archivio di Stato di Mantova con la paventata istituzione di un'unica gestione regionale.

Imprescindibile è il fatto che al Palazzo Ducale venga riconosciuta la rilevanza nazionale che gli compete e in questa direzione va la formalizzazione dell'istanza da inoltrare al Ministero, promossa dal sindaco Nicola Sodano, che nelle prossime ore tutti i partecipanti all'incontro odierno sottoscriveranno.