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Mantova, 300 studenti in piazza per il diritto allo studio. 'No al decreto Renzi-Giannini'
MANTOVA, 10 ott. - Studentesse e studenti degli istituti superiori cittadini sono scesi in piazza per manifestare in favore del diritto allo studio e contro il progetto di riforma del Governo Renzi.
Circa trecento studenti sono partiti in corteo alle nove dalla stazione Apam di viale Risorgimento sfilando dietro ad uno striscione dal sapore ironico "Fidarsi è bene, ribellarsi è meglio!". Una mobilitazione organizzata da Network Studentesco e Collettivo Hsl che si lega a quelle in corso nelle principali città del Paese.
Dal camioncino e dai megafoni gli studenti denunciano il fatto che a Mantova le scuole cadono a pezzi, le classi sono sovraffollate e mancano i materiali didattici e i laboratori; per questi motivi i ragazzi non credono alle favole che vengono raccontate sulla "buona scuola" che il duo Renzi-Giannini sta pianificando.
Un "nuovo corso" in cui le scuole saranno sempre più simili ad aziende dove ciò che conta non è il sapere critico, ma la capacità di adattarsi alle esigenze delle imprese.
"Da decenni ogni governo ha tagliato sulla scuola, adesso vogliono far sembrare la prossima riforma come una cosa positiva con parole ad effetto, ma non ci stiamo" spiega una studentessa.
Nel mirino della contestazione c'è anche la questione dei trasporti pubblici che versano in condizioni insostenibili a causa dei tagli e dei rincari. Dalle finestre di via Venti Settembre alcuni cittadini incoraggiano gli studenti. Nonostante la giovane età , chi scende in piazza percepisce che la condizione di precarietà è quella che li aspetta una volta finito il percorso scolastico e infatti nel corteo spunta anche uno striscione contro il Jobs Act, il discusso provvedimento governativo che punta a demolire quello che resta dello statuto dei lavoratori. Durante lo svolgimento della manifestazione anche alcuni docenti precari si sono uniti al lungo serpentone studentesco.
Davanti al Comune di Mantova il corteo si ferma e partono cori contro l'amministrazione in carica per la "farsa" che si sta consumando in queste ore: alcuni studenti rincarano la dose depositando pile di libri davanti all'ingresso del Comune rivendicando un libero accesso al sapere in contrasto con gli esorbitanti costi dei libri di testo che gravano pesantamente sulle famiglie. La manifestazione è poi ripartita per concludersi una volta arrivati in piazza Mantegna.
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