L’acqua del Rio sotto esame. Preoccupante esito delle analisi degli studenti del Fermi e del Mantegna

MANTOVA, 5 giu. - I primi dati emersi dalle campagne di monitoraggio acque del Rio condotte in febbraio e aprile nell'ambito del Progetto Rio Scuole evidenziano criticità che inducono a una necessaria prosecuzione delle indagini.

La presentazione dell'attività svolta dagli studenti dalle scuole Itet Mantegna e Is Fermi in collaborazione con l'Arpa, in affiancamento all'attività di campionamento e analisi già svolta da Ats Valpadana è avvenuta questa mattina presso la Chiesa Santa Maria della Vittoria.

Dopo l'apertura dell'incontro con l'intervento dell'assessore all'Ambiente del Comune di Mantova Andrea Murari, il professor Sandro Sutti di Labter-Crea ha introdotto l'esposizione delle attività svolte dai ragazzi nel corso di questo primo atto del progetto sviluppato in 2 campagne di analisi condotte a giorni alterni dagli studenti del Fermi e del Mantegna.

La prima, il 22 e 24 febbraio, analizzando la presenza nelle acque di fosfati, nitrati, enterococchi ed escherichia coli (batterio della flora intestinale) ha certificato una situazione "normale", in misura fisiologica.

Le analisi successive, 12 e 14 aprile, hanno fatto registrare un netto balzo in avanti di fosfati e nitrati, situazione prevedibilmente legata all'attività di concimazione agricola tipica del periodo. Ma l'aspetto più rilevante è rappresentato dalla notevole crescita riscontrata dei valori di escherichia coli, anche 5/6 volte i precedenti livelli, in forte lievitazione alla stazione di Ponte Arlotto (Catena) rispetto a quelli registrati a monte, alla presa di bocca del Rio (lago superiore).

"Vuol dire che qualcosa è successo, evidentemente, ma non siamo in grado di sapere se è stato un caso isolato o se c'è qualche causa sistematica. – ha spiegato Sandro Sutti – Queso fatto ci invita a proseguire con ulteriori indagini tramite l'Arpa e Ats Valpadana, mensilmente ed espandendo i parametri sotto osservazione".

Di sicuro il Progetto Rio Scuole avrà un seguito essendo un'esperienza significativa che consente agli studenti di mettere i loro studi a disposizione della città, nell'ambito del Contratto di Fiume Mincio e grazie all'alternanza scuola-lavoro attivata con la Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano.

Il monitoraggio e l'auspicabile risanamento dell'acqua del Rio sono in stretta connessione, infatti, con l'obiettivo di recupero delle Pescherie di levante. Ma il recupero della qualità dell'acqua del Rio sarà possibile solo tramite il risanamento a monte, nelle Valli del Mincio e nel corso del fiume, in una visione più ampia, di bacino, entro i termini del Contratto di Fiume.

L'attività di monitoraggio eseguita in febbraio e aprile ha coinvolto circa 60 studenti di due classi quarte del Mantegna e una del Fermi, coordinati, rispettivamente, dagli insegnanti Stefania Rovesti con Cinzia Manicardi e Cristian Soncini con Adelia Pezzini.