1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Venerdi, 3 Maggio 11:37:am

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Ambiente, il mare Mediterraneo è a rischio soffocamento

Mare3ROMA, 31 mar. - In base ai dati del Report dell'Osservatorio Climatico Enea "Madonie – Piano Battaglia" che dal 2005 effettua costanti misure della concentrazione dei gas nel mare, l'area del Mediterraneo è sempre più a rischio per l'aumento delle emissioni di Co2 e metano.

I dati hanno evidenziato la crescente minaccia per il Mediterraneo. Lo stesso è emerso anche dall'Osservatorio Enea di Lampedusa e da differenti istituzioni internazionali. In sintesi, il Mediterraneo sta soffocando. L'Osservatorio, con il supporto di Ente Parco delle Madonie e Comune di Petralia Sottana, prosegue la sua attività di analisi e ricerca, anche grazie alla sua posizione strategica.

L'alta quota e l'assenza di contaminazioni hanno permesso di misurare che a Madonie – Piano Battaglia, in Sicilia, la concentrazione di Co2 è aumentata con un tasso di crescita di 2.16 ppm/anno dal 2005 ad oggi. Un aumento altrettanto preoccupante è quello del metano che accelera ogni anno, da oltre un decennio, la sua concentrazione nelle acque della zona.

A confermare questo preoccupante fenomeno è anche la World Meteorological Organization che ha pubblicato i dati globali raccolti in occasione del World Meteorological Day 2024. Il 2023 è così risultato l'anno più caldo mai registrato con una temperatura media globale di circa 1,45 gradi superiore alla media del periodo che andava tra la metà dell'800 e i primi del '900.

A contribuire particolarmente a questo fenomeno, oltre i danni derivanti dall'attività umana, vi è El Nino, il fenomeno di surriscaldamento che negli ultimi due anni ha avvolto l'area dell'Europa Occidentale e non solo. Questi cambiamenti, però, non sono stati lenti e graduali, ma hanno visto un'accelerata nell'ultimo decennio. Sono proprio le concentrazioni di gas serra che hanno alimentato l'aumento delle temperature su terra e oceani, con conseguente innalzamento delle acque e scioglimento dei ghiacciai.

In altre parole, quello a cui stiamo assistendo è l'aumento del 50% delle concentrazioni di Co2 che hanno raggiunto 417,9 ppm nel 2022 a causa dell'uso di combustibili fossili, della deforestazione e dei cambiamenti nell'uso del suolo. Questo genera l'aumento delle temperature con eventi estremi come ondate di caldo, siccità, incendi, cicloni tropicali.

(adnKronos)


Ultimi Articoli

03 Mag, 2024

Ambiente, accordo sul carbone con stop graduale entro prima metĂ  del 2030

TORINO, 03 mag. - I ministri del G7 Clima, Energia, Ambiente…
03 Mag, 2024

Serie A2 femminile, playoff gara2: Mantovagricoltura perde a Treviso e saluta la stagione

TREVISO, 03 mag. - Una settimana nera per le sangiorgine che…
03 Mag, 2024

Lavoro, Bonus da 100 euro ai dipendenti solo nel 2025

ROMA, 03 mag. - Il Bonus da 100 euro ai dipendenti solo nel 2025…
02 Mag, 2024

Alkord e Ratkje Maja allo Studiottantuno Contemporary Art Projects il 3 e 4 maggio

MANTOVA, 2 mag. - Nell'ambito della rassegna musicale "You Must…

CineCity Mantova

Partner

OficinaOCM2 Dedicated
IlNotturno1 Dedicated

Sport media

Calcio Mantova1911 1
Basket Sting1

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information