Coronavirus, stiamo all'erta ma restiamo lucidi

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Creato 26 Febbraio 2020

Pubblicato 26 Febbraio 2020

Giusto stare all'erta, ma evitiamo l'isteria e il panico. E facciamolo tutti.

La diffusione del coronavirus in Italia è in aumento: questo è un dato di fatto. Ma se non restiamo lucidi rischiamo di farci molto del male e di non uscire più dal tunnel della crisi economica, delle chiusure di locali, del turismo dimezzato.

I numeri sono chiari, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, al momeno non c'è nessuna pandemia, il rischio contagio sta intorno al 5%, la mortalità sui casi conclamati sta intorno al 2%. E' ovvio che tutto può mutare, ma per adesso questa è la fotografia della situazione.

"Vi prego, abbassate i toni. E una follia scambiare un'infezione più seria di un'influenza per una pandemia letale. Non è così" ha ribadito agli italiani una delle più grandi ricercatrice Maria Rita Gismondo, responsabile della microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano.

Massimo rispetto per chi è allarmato e ha paura, il massimo disprezzo per chi diffonde fake news e chi da giorni sul web parla di cambiare abitudini, di evitare persino gli abbracci e di stare lontani dai luoghi del vivere quotidiano. Perchè il panico e l'isteria sono un virus molto più pericoloso dello stesso coronavirus. E se miscelati insieme potrebbero diventare esplosivi.

Un'esplosione che provocherà uno tsunami economico a livello regionale e nazionale che produrrà povertà e disoccupazione. Una pandemia vera, ma sociale ed economica.

(s.t.)