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'COSMETICA DEL NEMICO' di Amélie Nothomb al Teatrino di Palazzo D’Arco a partire da sabato 10 febbraio ore 20,45

Mantova TeatroCampogalliani CosmeticaDelNemicoMANTOVA, 8 feb. - Quinto appuntamento della stagione teatrale dell'Accademia Teatrale Francesco Campogalliani al Teatrino di Palazzo D'Arco di Mantova: da sabato 10 febbraio alle 20,45 fino a domenica 10 marzo alle 16,00 debutterà in anteprima assoluta "Cosmetica del nemico" di Amélie Nothomb per la regia di Mario Zolin.

Versione teatrale del celebre romanzo breve (come tanti altri suoi, particolarmente adatto alla messa in scena), in cui Amélie Nothomb compie uno dei suoi migliori atti di denuncia dell'animo umano: "senza la giusta memoria, l'uomo si autoassolve perfino dal crimine peggiore".

Come in molti altri suoi romanzi, la scrittrice belga dimostra anche qui il suo gusto per l'ironia e il sarcasmo, non privo di una sottile vena di sadismo, e, anche in questo caso, la lotta senza esclusioni di colpi fra i due protagonisti porterà a una resa dei conti drammatica.

Dal fulminante dialogo fra Jérome e Textor emergeranno via via, nel ritmo incalzante e nella tensione crescente, le profonde tematiche (tragicamente attuali) messe in luce dalla Nothomb nel suo testo. Fino alla rottura del guscio che svelerà il mistero più macabro. Due soli interpreti sempre sulla scena: Michele Romualdi (Jérome Angust) e Diego Fusari (Textor Texel).

Le scenografie portano la firma di Mario Zolin e i costumi di Francesca Campogalliani e Diego Fusari, la scelta musicale è stata curata da Nicola Martinelli, le luci da Massimiliano Fiordaliso e Simone Zunino, la direzione di scena è di Marina Alberini e Nadia Golinelli.

La realizzazione della commedia come di tutte le altre produzioni della stagione teatrale dell'Accademia Campogalliani è stata resa possibile grazie al generoso sostegno della Fondazione della Comunità Mantovana onlus. Le rappresentazioni avranno luogo nelle serate di venerdì e sabato alle ore 20,45 e la domenica alle ore 16,00 fino al 10 marzo 2024.

Le prenotazioni dei posti numerati si potranno effettuare nei giorni di giovedì, venerdì e sabato presso biglietteria del Teatrino D'Arco, dalle ore 17:30 alle ore 19:00 oppure via mail su Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , per informazioni tel. 0376.325363 / 375.7384473 o su www.teatro-campogalliani.it 

"La lettura di Cosmetica del nemico mi ha conquistato sin dalle prime pagine – dichiara il regista Mario Zolin. Allora non sapevo bene dove mi avrebbero portato quei due personaggi con il loro serrato botta e risposta, ma poi, battuta dopo battuta, ho cominciato a scavare nella vita di entrambi: ciò mi ha permesso di capire i loro comportamenti e le loro reazioni a determinati accadimenti con cui è costruita la trama del racconto. Terminata la prima lettura, mi sono reso conto che il serrato processo che si svolge in "Cosmetica del nemico" poteva essere portato in scena con approcci molto diversi.

La mia scelta è stata quella di prediligere l'aspetto "giallo" del testo, ma senza svuotarlo di quei riferimenti psicologici e filosofici che lo rendono vivo e attuale. L'Autrice è infatti riuscita a far emergere nel suo racconto quel nemico che ognuno di noi ha dentro di sé e che non sempre si riesce a vincere. Su questi aspetti ho concentrato la messinscena; i due protagonisti si affrontano, si studiano, si aggrediscono fino alle ultime battute di un finale, in un certo senso macabro, ma del tutto sorprendente.

Dopo un approfondito lavoro con gli attori, mi sono dedicato alla ricerca di quei contributi multimediali (luci, interventi sonori e videoproiezioni) che potessero scandire e sottolineare i vari passaggi di situazione. Con questi contributi ho cercato inoltre di evidenziare il filo narrativo e di stimolare l'attenzione del pubblico, favorendo l'immedesimazione dello stesso nei personaggi per renderlo partecipe delle emozioni che si scatenano via via nella storia. Una storia che lo spettatore percorre entrando e uscendo da quel "non luogo" che è la sala d'attesa di un aeroporto, che ho ricreato con una scenografia metaforicamente astratta."


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