1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Lunedi, 29 Aprile 2:19:am

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Vetrina Festival: sabato ad alti contenuti con Valérie Perrin, Witold Szabłowshi, Piero Brunello, Gaia Vince, Jonathan Coe, Shehan Karunatilaha e Filippo Timi

CoeJonathan1MANTOVA, 09 set. - Dopo la grande giornata di ieri, la kermesse mantovana arrivata al penultimo giorno promette un altro ricco programma di incontri.

Tra i tanti ospiti anche Valérie Perrin, Witold SzabÅ‚owshi, Piero Brunello, Gaia Vince, Jonathan Coe, Shehan Karunatilaha e Filippo Timi.

Ecco una serie di eventi che vi segnaliamo all'interno della nostra "vetrina festival".

 

130 LE MILLE FORME DELL'AMORE
Valérie Perrin con Elisabetta Bucciarelli
1o:3o PIAZZA CASTELLO 6,5o
"Scrivere i libri che vorrei leggere" è il mantra a cui si affida Valérie Perrin, autrice francese i cui romanzi diventano immancabilmente dei casi editoriali amati dal pubblico e premiati dalla critica. Già fotografa di scena e sceneggiatrice, Perrin sa raccontare l'amore in ogni sua declinazione, sfruttando l'esperienza nel mon- do del cinema per creare opere che scorrono come film sulla pagina. Che ci si muova tra le stanze di una casa di riposo (Il quaderno dell'amore perduto, Prix Choix des Libraires nel 2018), tra le piante di un piccolo cimitero (Cambiare l'acqua ai fiori, libro più letto in Italia nel 2020) o il misterioso fondale di un lago (Tre), la scrittrice di Remiremont riesce a mescolare il dramma, il giallo e il racconto a tinte rosa per creare un perfetto amalgama capace di donare leggerezza al lettore. La incontra Elisabetta Bucciarelli (Chi ha bisogno di te). L'autrice parlerà in francese, con interpretazione consecutiva in italiano.
In collaborazione con l'Institut Français Italia.

132 QUANTO CI COSTA LA DISPARITÀ DI GENERE?
Azzurra Rinaldi con Francesca Coin
1o:3o BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA 6,5o
Guardando i dati ISTAT più recenti, relativi al mondo del lavoro, non si può fare a meno di notare come dei nuovi occupati l'88% appartenga al genere maschile, confermando un trend recessivo per la controparte femminile (she-cession), che il periodo di pandemia degli scorsi anni non ha fatto altro che inasprire. Auesta mancanza di parità va a discapito dell'economia del Paese. "Parlare di soldi dà fastidio, anche perché è una forma di potere e il potere associato alle donne è ancora culturalmente poco accettato" afferma Azzurra Rinaldi (Le signore non parlano di soldi), che – insieme alla sociologa Francesca Coin (Le grandi dimissioni) – proverà a guardare oltre la punta di questo iceberg occupazionale per scandagliare un mondo sommerso fatto di lavoro di cura non retribuito, maternità, conti correnti negati, gender pay gap e vecchi stereotipi figli della rivoluzione industriale ancora duri da scardinare.

141 FELLINI O VISCONTI?
Francesco Piccolo con Mario Martone
14:3o PIAZZA CASTELLO 6,5o
Nell'estate del 1962 un particolare fermento scuoteva il cinema italiano: due maestri consacrati e più o meno dichiaratamente rivali quali Federico Fellini e Luchino Visconti giravano in contemporanea quelli che sarebbero divenuti ca- polavori imprescindibili della cinematografia mondiale: 8½ e Il Gattopardo. Le riprese iniziarono a soli cinque giorni di distanza e, come in un epico agone, i registi si contendevano la presenza sul set della splendida Claudia Cardinale, mentre con il procedere della produzione entrambi venivano a dare forma - forse non del tutto consapevolmente - a un rivelatorio racconto di sé attraverso la macchina da presa. In una narrazione appassionante che tiene insieme documenti, aneddoti e momenti autobiografici (La bella confusione), Francesco Piccolo ha voluto raccontare come queste pellicole abbiano segnato per vari aspetti un passaggio importante nella vita culturale del nostro paese, e insieme come abbiano influenzato la sua stessa vita professionale e di spettatore di cinema. Ne parla insieme allo sceneggiatore e regista Mario Martone.

142 LA GRANDE TRADIZIONE DEL REPORTAGE DI VIAGGIO
Witold Szabłowshi con Federica Manzon
14:3o BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA 6,5o
Vi siete mai chiesti quale fosse il piatto preferito di Saddam Hussein o che fine abbiano fatto gli orsi ballerini addestrati dalle popolazioni rom della Bulgaria? Sono domande all'apparenza bizzarre, ma dietro le quali si nascondono importanti chiavi di lettura del presente. Erede della grande tradizione del reportage giornalistico polacco – di cui Ryszard Kapuściński fu esponente di spicco – Witold Szabłowski (insignito nel 2010 del premio del Parlamento europeo per il suo reportage Oggi verranno a riva due cadaveri) da tempo viaggia per il mondo per raccontare la realtà dei giorni odierni in quei luoghi dove sistemi autoritari o ex-comunisti hanno ceduto il passo a quelli di stampo liberale e capitalista. Incontrando e dando voce alle popolazioni locali e persino a individui dall'incredibile passato come i cuochi dei dittatori, l'autore di Orsi danzanti, L'assassino dalla città delle albicocche e Come si sfama un dittatore ci spiega perché "ci sarà sempre qualche dinosauro nostalgico; gente che non ha trovato un'alternativa migliore nella democrazia e a cui mancano i tempi andati". Lo incontra Federica Manzon (Il bosco del confine).
L'autore parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.
In collaborazione con l'Istituto Polacco di Roma.

146 LA LETTERATURA COME MOTORE DEL MONDO
Fernando Gentilini con Luca Misculin
14:45 AULA MAGNA DELL'UNIVERSITR 6,5o
"Alessandro invase l'Asia perché stregato dall'Iliade, Augusto sull'Eneide ci fondò addirittura l'Impero, e Carlo Magno accettò di farsi incoronare dal papa solo perché aveva letto La città di Dio di Sant'Agostino. Caterina di Russia poi legiferava consultando Voltaire e Diderot, Napole- one credeva di essere di volta in volta Omero, Goethe o Corneille, Lenin intitolò il pamphlet che lo rese celebre come il romanzo della sua formazione, e Churchill difese l'Inghilterra dai nazisti come fosse l'Horatius di Macaulay...". Il diplomatico Fernando Gentilini ha percorso 3000 anni di storia alla ricerca di re, regine, autocrati e statisti segnati dal demone letterario. Personaggi storici posseduti in qualche modo dall'ossessione di realizzare, una volta al potere, ciò che avevano trovato scritto nei libri. Dell'idea che possano essere i libri, più che la geopolitica, a influenzare le scelte di chi governa, l'autore di I demoni parlerà con il giornalista Luca Misculin.

149 MANTOVA SOTTO ASSEDIO
Piero Brunello con Costanza Bertolotti e Paola Somenzi
15:oo BIBLIOTECA TERESIANA 6,5o
Goito, Curtatone, Montanara sono nomi di località che prepotentemente richiamano alla mente i principali fatti d'arme avvenuti nel territorio mantovano durante la Prima guerra d'in- dipendenza italiana. Ma cosa accadeva in città in quegli stessi anni? Tra il 1848 e il 1854 il notabile mantovano Enrico Grassi compilò quotidianamente una sorta di diario-giornale relativo a fatti e avvenimenti notevoli che accadevano in città, prestando particolare attenzione alla situazione politica e alle manovre degli occupanti austriaci. Auesta importante testimonianza del periodo risorgimentale, conservata presso l'Archivio Storico Comunale, (Giornale dell'As- sedio di Mantova) è stata recentemente presentata al pubblico in una nuova veste editoriale. Ne parla lo storico Piero Brunello con Costanza Bertolotti, direttrice dell'Istituto di Storia Con- temporanea di Mantova e Paola Somenzi dell'Archivio Storico Comunale di Mantova.

155 LE MIGRAZIONI DEL CLIMA
Gaia Vince con Ferdinando Cotugno
16:45 BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA 6,5o
Sappiamo ormai con certezza che nei prossimi decenni il cambiamento climatico costringerà miliardi di persone a migrare. Ma la capacità di spostarsi alla ricerca di luoghi migliori, più abitabili e accoglienti è stata la strategia che ha permesso all'homo sapiens di prosperare sul pianeta: se vogliamo continuare a farlo, dovremo per forza trovare il modo di pianificare e gestire le grandi migrazioni innescate dalla crisi climatica. Così la pensa Gaia Vince (Il secolo nomade), esperta di antropocene e vincitrice nel 2015 del Royal Society Science Book Prize, che a Festivaletteratura spiegherà, intervistata da Ferdinando Cotugno (Primavera ambientale), perché le migrazioni non vadano considerate soltanto un problema, ma una soluzione.
L'autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

158 I PADRINI DI DELHI
Deepti Kapoor con Carlo Lucarelli
17:oo PALAZZO SAN SEBASTIANO 6,5o
L'India è una nazione che vive di immense contraddizioni, uno stato in cui la povertà estrema fa da contraltare a fortune inimmaginabili concentrate nelle mani di poche potenti famiglie. E proprio del tentacolare potere del regime mafioso indiano (Mafia Raj) e di una di queste famiglie parla l'autrice di L'età del male Deepti Kapoor che, dopo aver lavorato a lungo come giornalista a Nuova Delhi, ha intrapreso la carriera di scrittrice finendo per essere contesa dalle più grandi case editrici mondiali, tanto che la sua ultima fatica – prima parte di una trilogia – ha già in programma una versione televisiva prodotta da FX, canale tematico della Fox. "Dovevo capire come integrare il mio vissuto con le vicende politiche e sociali del mio Paese", raccontava Kapoor in un'intervista dello scorso anno, spiegando la genesi di un'opera che è stata definita dal Guardian "la risposta indiana al Padrino". Di questa saga criminale già tanto attesa e degli eccessi più oscuri e bizzarri dell'alta borghesia di Delhi l'autrice parlerà col giallista Carlo Lucarelli (Nero come l'anima).
L'autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

161 CIRCO KAFKA
da Il processo di Franz Kafka
con Roberto Abbiati e la partecipazione di Johannes Schlosser
17:oo SPAZIO STUDIO SANT'ORSOLA ı2,oo
Lo spazio scenico è un surrogato di circo. È il dramma di K, o forse la commedia di K, che si sveglia e trova poliziotti vestiti di tutto punto nella sua camera: "Beh spiegatemi il motivo della vostra invasione in camera mia!", "Niente. Proprio niente, non possiamo dirle niente". Kafka immaginò questa situazione negli anni Venti e potremmo anche riderne, ma se ci pensiamo un po' meglio oggi è come allora e non c'è proprio niente da ridere. Puoi bussare alla porta del tuo giudice insistentemente, bussare all'aula di giustizia nascosta in una soffitta, ti può capi- tare che la giustizia ti riceva ma non ti informi di nulla, e tu aspetti in silenzio. E tutto diventa un circo di marionette, di trapezisti e animali impagliati. E nel circo degli animali impagliati la giustizia si diverte.
Regia Claudio Morganti, musiche Claudio Morganti e Johannes Schlosser; produzione Teatro Me- tastasio di Prato - TPE Teatro Piemonte Europa.

168 COMICO? CRITICO? COE!
Jonathan Coe con Peter Florence
19:oo PIAZZA CASTELLO 6,5o
Niente meglio di un'orchestra esprime tutta la bellezza della diversità. Ci sono strumenti in FONDAZIONE ANFFAS MANTOVA ONLUS
cui si soffia, altri che si percuotono, altri che hanno le corde sensibili: nessuno però si sogna di andare a dire all'altro che deve suonare al suo stesso modo. Ognuno segue la sua partitura, con note diverse, e quel che ne esce è una sinfonia. Con Fabrizio Acanfora, musicista e autore di Diverso, e la danzatrice Delfina Stella metteremo insieme un'orchestra che suona a gesti. Ogni partecipante avrà una serie di movimenti da eseguire con il proprio corpo: nessuno – incredibilmente? – si rivelerà uguale all'altro, eppure tutti "suoneranno" insieme.

170 LA LINEA D'OMBRA DEL ROMANZO
Shehan Karunatilaha con Marco Del Corona
19:15 BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA 6,5o
L'opera letteraria di Shehan Karunatilaka sfida come poche le barriere delle letterature po- stcoloniali e rappresenta un meraviglioso esempio di quel gioco di prestiti e rimandi che se- gna ogni grande opera. Dopo aver dato prova del suo talento nel picaresco Chinaman, tuttora inedito in Italia, l'autore srilankese si è aggiudicato nel 2022 il Man Booker Prize con Le sette lune di Maali Almeida, dando vita a una barocca e trasbordante intersezione romanzesca tra il regno dei vivi e dei morti in cui, insieme agli spettri della guerra civile che ha gettato per decenni lo Sri Lanka nella più cupa violenza settaria, in un caotico ufficio anagrafe dell'aldilà coabitano gli orrori letterari di Barker e Lovecraft, i mondi poetici di Farmer e Bolaño, le pagine più graffianti di Rushdie e Gogol. Lo incontra il giornalista Marco Del Corona (Le vie dell'Asia). L'autore parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

177 MAZZINI È IN OGNI LOCO OVE SI SPERA
Giancarlo De Cataldo e il quintetto Alhord
21:oo OSSARIO DI SOLFERINO ı2,oo
Il 24 giugno del 1859, durante la Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana, gli eserciti austro-ve- neto e franco-sardo si affrontarono nella sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino. Proprio a Solferino, su una collina che domina la provincia di Mantova, sorge un ossario che raccoglie i resti di oltre settemila caduti. Sul sagrato di questo luogo simbolico del Risorgimento si incontrano Giancarlo De Cataldo (I traditori) e il quintetto Alkord, ensemble di jazz sperimentale, per dare vita a una lettura-concerto dalla suggestiva cornice. Partendo da un testo dello stesso De Cataldo, che racconta la figura del patriota genovese Giuseppe Mazzini e le vicende che portarono alla formazione dello Stato unitario italiano, l'autore ripercorre un periodo storico che ha definito la nostra nazione. E ricordate che "Se volete saper dov'è Maz- zini/domandatelo all'Alpi e agli Appennini/ Mazzini è in ogni loco ove si trema/ che giunga a' traditor l'ora suprema/ Mazzini è in ogni loco ove si spera/ versar il sangue per l'Italia intera...". Per raggiungere l'Ossario di Solferino è disponibile un servizio di bus navetta, con partenza da piazza Sordello un'ora prima dell'inizio dell'evento. La navetta per il ritorno in piazza Sordello partirà da Solferino alle 22.30.

183 IO SONO MARILYN
Filippo Timi
con Lorenzo Parrotto, Matteo Prosperi e Gianluca Vesce
22:oo PIAZZA CASTELLO ı2,oo
Io sono Marilyn, sembra dire ogni pagina di questo racconto struggente fatto di bellezza assurda e sprecata, di amore infinito e sfinito, della donna più bella mai esistita, della donna più triste mai vissuta, del dolore di chi sa che si vive da soli e che il piacere agli altri non è che una trappola di cui non si può fare a meno. Filippo Timi è Marilyn.
Uno spettacolo tratto da Marilyn, di Filippo Timi.

----

Scaricate gratuitamente il programma e la mappa del Festivaletteratura. Le versioni cartacee sono anche reperibili nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


Ultime dal Festival

11 Set, 2023

I libri di Jakub già definito un capolavoro, Tokarczuk: 'Ma quanta fatica'

MANTOVA, 11 set. - "Un capolavoro assoluto della letteratura…
10 Set, 2023

Il Festivaletteratura chiude a quota 65mila presenze: +16% rispetto all'anno scorso

MANTOVA, 10 set. - I numeri sono importanti, e li daremo, ma…
10 Set, 2023

MACCHEMUSICA! quando la musica ha il potere di unire, ispirare e trasformare le anime

MANTOVA, 10 set. - La magica Piazza Castello di Mantova è stata…

CineCity Mantova

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information