Virus respiratorio sinciziale: lotta all'RSV con i vaccini per prevenire ricoveri in terapie intensive

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Vaccino5ROMA, 22 apr. - Il virus respiratorio sinciziale colpisce migliaia di persone all'anno in tutto il territorio nazionale.

Una malattia trasmissibile che potrebbe evolversi in patologie ben più severe, come polmoniti e insufficienze respiratorie, e che colpisce bambini in età pediatrica ma anche adulti e soprattutto fragili.

Per questo, diventano fondamentali le nuove tecnologie sviluppate come il vaccino per prevenire ricoveri in terapie intensive e decessi. In Italia, nonostante il vaccino sia utile per contrastare l'RSV, non è stato ancora aggiornato il calendario vaccinale.

Nell'ottobre 2023, l'AIFA ha autorizzato il primo vaccino contro RSV ricombinante-adiuvato, per la prevenzione della LRTD causata dal Virus Respiratorio Sinciziale negli adulti di età pari o superiore a 60 anni. Il Vaccino è costituito dall'Antigene RSVPreF3 e viene somministrato in singola dose per via intramuscolare a livello del deltoide. La sicurezza del vaccino è stata verificata mediante uno studio di fase III in Europa, Nord America, Asia e nell'emisfero meridionale. La vaccinazione può provocare disturbi transitori e di entità lieve come: dolore in sede di iniezione, affaticamento, dolori muscolari, mal di testa e dolori articolari.

Un secondo vaccino contro RSV è stato approvato nel 2023 rivolto non solo agli adulti over 60, ma anche alle donne in gravidanza tra la 32° e 36° esima settimana, garantendo una protezione fino ai 6 mesi di età ai futuri neonati. Si tratta di un vaccino bivalente RSV non adiuvato composto da due proteine preF (RSVpreF) da somministrare come iniezione monodose nel muscolo. Anche in questo caso la sicurezza del vaccino è garantita e le reazioni avverse più comuni osservate sono dolore in sede di iniezione, mal di testa, dolori muscolari e nausea. La Commissione europea, a seguito della raccomandazione dell'EMA, ha dato l'approvazione all'immissione in commercio in Unione Europea, ma questi nuovi vaccini potranno essere presto disponibili anche in Italia.

(adnKronos)


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