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Salute, una cattiva alimentazione causa oltre 97mila morti all'anno. L'importanza della dieta Mediterranea

Dieta Mediterranea4ROMA, 30 set. – L'importanza dell'alimentazione per il nostro stato di salute e benessere è dimostrato da tempo, e questo principio vale ancora di più quando l'organismo si trova in una situazione non ottimale.

Riconosciuta dall'UNESCO nel 2010 come uno dei patrimoni immateriali dell'umanità, la Dieta Mediterranea è uno degli argomenti cardine del 5° Congresso Nazionale della SINuC-Società Italiana di Nutrizione Clinica e metabolismo, svoltosi a Lecce (www.sinuc2022.it).

"La Mediterranea è nota in tutto il mondo: caratterizzata da un alto consumo di cibi vegetali, una moderata assunzione di olio d'oliva e vino rosso e un limitato apporto di carni, latticini e grassi saturi. Questa combinazione di elementi, frutto di una cultura alimentare sviluppatasi nei millenni in alcuni paesi mediterranei come Italia, Grecia e Spagna, si è dimostrata scientificamente molto valida nel combattere stress ossidativo e infiammazione", sottolinea il Professor Maurizio Muscaritoli, Presidente SINuC, "e la Puglia ne è tra le rappresentanti più prestigiose".

Le conclusioni dello studio pubblicato sulla rivista The Lancet a cui hanno contribuito oltre 130 scienziati di quasi 40 Paesi del mondo sono eclatanti: a livello globale una morte su 5 sarebbe riconducibile a un'alimentazione scorretta, povera di cibi sani come i cereali integrali e i vegetali, e ricca di ingredienti pericolosi come il sale e le bevande zuccherate. L'alimentazione scorretta è responsabile del 22% delle morti registrate fra gli adulti ed è complessivamente responsabile di 255 milioni di anni persi per morte prematura evitabile o vissuti con disabilità. Tra i 20 Paesi più popolosi del pianeta, l'Egitto ha riportato il più alto tasso di decessi legati all'alimentazione e il numero maggiore di disabilità, mentre all'estremo opposto c'è il Giappone. L'Italia è decima in classifica con un tasso di morte di 107,7 per 100mila individui e 97.821 decessi in un anno attribuibili alla cattiva alimentazione. Le cause? Scarso consumo di cereali integrali, cui sono attribuibili oltre 30 mila morti l'anno, seguito da eccessivo consumo di sale (oltre 18 mila morti), scarso consumo di semi e frutta secca (oltre 16 mila), scarso consumo di acidi grassi Omega-3 (circa 12 mila) e di frutta (oltre 11 mila).

"Orientare il più possibile la propria alimentazione verso cibi vegetali, integrali e non processati, il più possibile freschi e locali rappresenta un investimento a lungo termine" spiega il Dottor Piero Caroli, Presidente del congresso e Responsabile dell'U.O. di Dietetica e Nutrizione Clinica – Ospedale Vito Fazzi di Lecce che ha presentato una relazione sulla Dieta Mediterranea: "Costituisce un modello nutrizionale arricchito da diverse culture, che per millenni ha mantenuto le stesse strutture e proporzioni di alimenti. Inoltre favorisce la sostenibilità dell'ambiente rurale e riproduce sistemi di simbolizzazione".

(askanews)


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