Variante Delta, immunologo Minelli: 'Preoccupa, prepariamoci all'impatto che avrà'

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Italia Coronavirus Ricerca3ROMA, 28 giu. - Per l'immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione italiana di Medicina personalizzata, la variante Delta "preoccupa ma possiamo prepararci e superare anche l'impatto che avrà. Occorre però correre con il completamento del ciclo vaccinale e immunizzare anche gli adolescenti".

La variante Delta (B.1.617.2D) "è un ceppo del nuovo coronavirus che, nell'autunno del 2020, è stato identificato per la prima volta in India. È caratterizzato da una parziale resistenza ai vaccini – spiega – pur tuttavia non immediatamente percepita in ragione di diversi fattori di confondimento che nello stato indiano, falcidiato da oltre 400mila casi al giorno, rendevano decisamente difficile un'analisi puntuale del fenomeno".

"La piena caratterizzazione della variante Delta è stata possibile con la sua diffusione in Inghilterra, che ha permesso un approfondimento e una verifica più completa del virus mutato – ricorda Minelli – Si è così potuto sapere che questa variante è più trasmissibile del 60% rispetto alla variante Alfa (nuova definizione della più nota variante 'inglese') che, a sua volta, era del 60% più trasmissibile del ceppo originario di Wuhan. Appare evidente come tutto questo – sottolinea – possa fornire al Sars-CoV-2 un importante vantaggio in termini di diffusione e di aggressività. La potenziale pericolosità della variante Delta – prosegue – è legata fondamentalmente alla sua discreta resistenza ai vaccini, soprattutto spiccata nei soggetti vaccinati con una sola dose, per quanto possibile anche in coloro i quali abbiano ricevuto entrambe le dosi".

Sempre Minelli ha spiegato che "dati inglesi pubblicati nello scorso mese di maggio riportano che soggetti vaccinati con doppia dose di Pfizer proteggono da Delta all'88% (contro il 93% per la variante Alfa), rispetto 60% di protezione attribuito al vaccino AstraZeneca che protegge al 66% contro Alfa – avverte l'immunologo – Va bene allentare le restrizioni per ora non imponendo nuovamente limiti estremi. Va bene tenere aperti bar e ristoranti a coloro i quali abbiano ricevuto i vaccini ovvero abbiano avuto i risultati negativi di tamponi recentemente effettuati. Ma sarà sempre meglio portare con sé una mascherina in modo da poterla indossare ogni qualvolta si creino condizioni per un assembramento (code, mercati, raduni, mezzi di trasporto pubblico). Così come sarà sempre il caso di prevedere l'uso del dispositivo di protezione per i soggetti fragili e immunodepressi e per coloro che li accompagnano".


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