Ricerca, dimostrato come il Covid-19 attacca il fegato

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Ricerca2BERGAMO, 17 mag. – Una ricerca dell'Università di Yale e dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha dimostrato che il processo patologico che danneggia il fegato dei pazienti affetti da Covid-19 è una alterazione della vascolarizzazione, dovuta all'eccessiva produzione dell'interleuchina IL-6, una citochina che regola la risposta immunitaria dell'organismo.

Le analisi su modello animale nei laboratori Usa hanno riprodotto per la prima volta l'intero processo, confermando così il ruolo cruciale della citochina IL-6 e la descrizione del meccanismo di azione elaborato dai ricercatori del Papa Giovanni XXIII sulla base dell'analisi dei dati e delle radiografie derivanti da pazienti deceduti a Bergamo a causa del Covid-19 nel 2020.

I risultati di questa dimostrazione scientifica sono stati ora pubblicati sulla rivista Journal of Hepatology, una delle più prestigiose riviste al mondo di gastroepatologia. La collaborazione tra i ricercatori della prestigiosa Università di Yale, New Haven, Cunnecticut (Usa) e l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha permesso, per la prima volta, di analizzare e soprattutto riprodurre il meccanismo che conferma il ruolo-chiave della citochina IL-6 e della endoteliopatia, cioè l'infiammazione delle pareti dell'endotelio che riveste i vasi sanguigni, responsabile del danno epatico associato a forme gravi e mortali di Covid-19.

Il virus Sars-Cov-2 induce cioè le cellule dell'endotelio dei vasi sanguigni che irrorano il fegato a produrre una proteina chiamata interleuchina IL-6, che in situazioni normali agisce con funzione di regolazione dei processi immunitari. Quando la sua produzione è sregolata ed eccessiva può portare a stati infiammatori anomali.

Nel caso del Covid-19, questa tempesta porta allo stato infiammatorio (endoteliopatia) e alla coagulazione del sangue all'interno dei vasi. Per arrivare a questi risultati sono stati valutati i campioni istologici di fegato relativi a 43 pazienti deceduti all'Ospedale di Bergamo nella primavera del 2020.

(askanews)


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