Ricerca Usa, il coronavirus non è una malattia respiratoria ma vascolare
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- Creato 06 Maggio 2021
- Pubblicato 06 Maggio 2021
NEW YORK, 06 mag. - "Il Covid-19 non è una malattia respiratoria, bensì vascolare" è questo il risultato clamoroso di uno studio di un team di ricercatori statunitensi.
Lo studio - pubblicato sulla rivista Circulation Research - è destinato a stravolgere le attuali conoscenze sul virus che da oltre un anno sta limitando e sconvolgendo le vite della quasi totale popolazione mondiale.
Secondo la ricerca, il Sars-CoV-2 sarebbe in grado di attaccare e danneggiare il sistema vascolare a livello cellulare.
"Molte persone pensano che sia una malattia respiratoria, ma in realtà è una malattia vascolare. Questo potrebbe spiegare perché alcune persone hanno ictus e perché altri hanno problemi in altre parti del corpo. Ciò che hanno in comune è che hanno tutti una malattia vascolare background", afferma Uri Manor del Salk Institute, coautore dello studio.
Non si tratta della prima volta in cui il Coronavirus venga accostato a disturbi vascolari. Non esisteva tuttavia una documentazione sul come la proteina spike attacchi e danneggi le cellule.
Lo studio si è basato sulla creazione di uno "pseudovirus", circondato dalla "caratteristica corona" di proteine spike (ma senza la presenza del virus vero e proprio), che in soli due anni è stato in grado di arrecare gravi problemi nei polmoni e nelle arterie di un animale da laboratorio. Sui campioni di tessuto analizzati, sarebbero state notate delle infiammazioni nelle cellule che rivestono le pareti polmonari, facendo giungere i ricercatori alla conclusione che basterebbe la sola presenza della proteina per creare gravi complicazioni. In un secondo momento, le cellule endoteliali sane sono state esposte alla proteina del Coronavirus e si sarebbe scoperto che questa danneggiava le cellule legandosi all'ACE2, interrompendo di fatto la segnalazione molecolare di quest'ultimo ai mitocondri, provocandone danneggiamento e frammentazione.