Coronavirus, appello medici di famiglia: 'Vaccini in base all'indice vulnerabilità'

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Medico DiFamiglia2ROMA, 5 mar. - "I vaccini siano destinati in base all'Indice di vulnerabilità per Covid-19, sulla base anche delle nostre indicazioni" è questo l'appello dei medici di famiglia Simg che hanno inviato una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza.

"Per noi vale il parametro della vulnerabilità per Covid-19 cioè il rischio reale rispetto a tale patologia, che fa riferimento non ad una sola generica "fragilità" ponderata per età, sesso e patologie intercorrenti. Questo valore può essere calcolato dai MMG sulla base delle cartelle cliniche di ogni paziente" sottolinea Claudio Cricelli, Presidente SIMG.

Insomma, l'andamento a macchia di leopardo delle regioni nello stabilire le diverse priorità nelle categorie da vaccinare ha aperto un dibattito in cui i Medici di Medicina Generale, le prime sentinelle della salute dei cittadini, intendono porre un punto di riferimento.

Secondo la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, infatti, ad avere la priorità devono essere i pazienti individuati attraverso il cosiddetto "Indice di Vulnerabilità per Covid-19".

"Riteniamo che debba essere data immediata priorità nel piano vaccinale per Covid-19 ai pazienti affetti da una o più patologie croniche sulla base del calcolo del cosiddetto 'Indice di Vulnerabilità per Covid-19' – spiega Cricelli – questo parametro fa riferimento non ad una generica "Fragilità" ponderata per età, sesso e patologie intercorrenti, ma valuta più nello specifico la 'vulnerabilità' per Covid-19, cioè il rischio reale rispetto a questa patologia. Questo calcolo può essere facilmente eseguito dai Medici di famiglia sulla base delle cartelle cliniche aggiornate regolarmente per ogni paziente. La correlazione tra il dato dell'età e le patologie croniche con grave impatto sulla vulnerabilità e la mortalità per Covid-19 è ormai universalmente studiata, conosciuta e accettata. La pandemia ha mostrato come tali patologie rappresentino oggi uno straordinario micidiale fattore di rischio nell'aumentare la mortalità in chi è affetto da Sars-CoV-2″.

La proposta di rivedere i criteri di assegnazione nelle priorità su base nazionale è stata espressa in una lettera inviata da Cricelli al Ministro della Salute Roberto Speranza e per conoscenza a Silvio Brusaferro, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, a Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, ad Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, a Giorgio Palù, Presidente Aifa, a Nicola Magrini, Direttore Generale AIFA, a Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, a Walter Ricciardi, Consigliere Personale del Ministro della Salute e a Domenico Mantoan, Direttore Generale di Agenas.

(askanews)

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