1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Giovedi, 28 Marzo 8:00:pm

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Coronavirus, D'Amato: 'Le discoteche non andavano riaperte. Una follia estiva'

Italia Coronavirus Discoteche1ROMA, 12 nov. – Per Alessio D'Amato, l'assessore alla Sanità del Lazio, "bastava non riaprire le discoteche, una follia estiva di cui paghiamo ancora oggi lo scotto".

"Non so se ci siano state pressioni per far continuare le feste nei locali della Gallura, ma i segnali di pericolo c'erano tutti, già prima di Ferragosto" ha detto in un'intervista al Messaggero D'Amato, commentando l'estate appena trascorsa in Sardegna, in Costa Smeralda su cui la Procura di Cagliari sta indagando.

Per D'Amato "la Sardegna è stata la prima fonte di contagio fuori dal contesto regionale. Sa quanti casi abbiamo trovato legati direttamente alla Gallura? Quasi 3.500 positivi. Lo dicono i nostri report. Che evidenziano anche un altro aspetto: oltre il 60% di chi tornava già aveva, allo sbarco, i sintomi del Covid".

E l'assessore insiste, controlli inadeguati all'imbarco. "Non c'erano controlli a monte, niente tamponi. Tutti i nostri dati sono stati annotati in due dossier che abbiamo spedito al Ministero della Salute. I segnali di allarme erano chiari e noi abbiamo visto gli effetti sui contagi già a partire dal 14 agosto. La verità è che la situazione è stata largamente sottovalutata e poi è sfuggita di mano. Sicuramente non andavano consentite le feste. Era già evidente che si trattava di eventi senza alcuna misura di protezione, senza mascherine, niente distanze. E questo ha comportato poi un enorme numero di casi positivi e una pressione molto forte sul nostro sistema sanitario. Naturalmente non ho nulla contro la Sardegna, ci mancherebbe, le polemiche non servono a nessuno, ma la chiarezza si. È ora di fare luce su questa vicenda".

Quanto alle discoteche l'assessore regionale del Lazio non ha dubbi "non è che andavano chiuse prima, non andavano proprio riaperte. È come pensare oggi di organizzare serate per Capodanno, se c'è qualcuno che lo immagina è un folle. Comprendo tutto, compresa la voglia di svago dei giovani, specie in estate, ma quelle feste hanno comportato un sovraccarico di lavoro enorme per i nostri operatori sanitari, soprattutto al porto di Civitavecchia. E per fortuna che abbiamo attivato controlli su larga scala fin dal primo momento, già ad agosto. Nonostante questo gli strascichi di quei contagi li vediamo ancora oggi, perché l'infezione si è propagata nelle famiglie, ai genitori, ai nonni dei ragazzi che tornavano dalle vacanze in spiaggia".

(askanews)


Ultimi Articoli

28 Mar, 2024

'Un paese ci vuole. Zavattini, Luzzara e il Po': all'Ariston il film documentario mantovano

MANTOVA, 28 mar. - Mercoledì 3 aprile, alle ore 21, presso la…
28 Mar, 2024

Maurizio Pellizzer rieletto Presidente del Parco del Mincio

MANTOVA, 28 mar. - Con il voto unanime della Comunità dei…
28 Mar, 2024

Fondazione Palazzo Te presenta il labirinto delle metamorfosi: rinnovato percorso tra gli affreschi di Giulio Romano

MANTOVA, 28 mar. - Seguendo il tema delle metamorfosi che ispira…
28 Mar, 2024

Pasqua, il cioccolato è un 'farmaco' naturale che a piccole dosi fa bene

ROMA, 28 mar. - "Con circa quattro chilogrammi di consumo…
28 Mar, 2024

Morti sul lavoro e fisco, indetto sciopero generale l'11 aprile

ROMA, 28 mar. - L'assemblea generale della Cgil ha indetto uno…

CineCity Mantova

Partner

OficinaOCM2 Dedicated
IlNotturno1 Dedicated

Sport media

Calcio Mantova1911 1
Basket Sting1

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information