Direttiva Ue qualità dell'aria, limiti più stringenti e risarcimento rafforzato per i cittadini

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Inquinamento Smog6BRUXELLES, 25 set. - La settimana scorsa il Parlamento europeo ha approvato la nuova Direttiva sulla qualità dell'aria, imponendo limiti più stringenti rispetto a quelli proposti dalla Commissione.

Con 363 voti a favore, 226 contro e 46 astensioni, gli europarlamentari hanno fissato valori limite e obiettivi più rigorosi da raggiungere entro il 2035 per diversi inquinanti, tra cui particolato (PM2.5, PM10), diossido di azoto, anidride carbonica, anidride solforosa e ozono.

La nuova Direttiva sulla qualità dell'aria approvata dal Pe recepisce in larga misura la versione varata dalla Envi (Commissione Ambiente dell'Europarlamento) che alza l'asticella rispetto alla proposta della Commissione.

In particolare, il testo della Commissione Ambiente individua un target finale di valori limite per i principali agenti inquinanti che si allinea a quanto raccomandato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, come spiega lo stesso europarlamento nel testo ufficiale della Direttiva sulla qualità dell'aria: "Nel settembre 2021 l'Oms ha pubblicato nuovi orientamenti sulla qualità dell'aria, basati su una sintesi esaustiva dei riscontri scientifici in merito agli effetti dell'inquinamento atmosferico sulla salute. Le conclusioni di tali orientamenti sulla qualità dell'aria sottolineano in particolare l'importanza di ridurre le concentrazioni di inquinamento, mostrando che ciò comporterebbe chiari benefici per la salute pubblica e l'ambiente. La presente direttiva – afferma l'Europarlamento - tiene conto delle più recenti conoscenze scientifiche e della necessità di allineare pienamente le norme dell'Unione in materia di qualità dell'aria ai più recenti orientamenti dell'Oms sulla qualità dell'aria, nell'intento di conseguire gli obiettivi generali del piano d'azione per l'inquinamento zero".

Ecco i nuovi limiti di concentrazione delle sostanze inquinanti secondo il testo approvato dal Parlamento Ue (fonte tabella: ambientenonsolo.com):

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L'europarlamento afferma che i valori proposti dalla Commissione dovrebbero costituire un obiettivo intermedio, da raggiungere quanto prima e comunque entro il 2030 e spiega che "Il piano d'azione per l'inquinamento zero definisce inoltre una visione per il 2050, in cui l'inquinamento atmosferico è ridotto a livelli non più considerati nocivi per la salute e per gli ecosistemi naturali. A tal fine, si dovrebbe perseguire un approccio ambizioso alla definizione delle norme attuali e future dell'UE in materia di qualità dell'aria, stabilendo norme in materia di qualità dell'aria per il 2035, inclusi standard di qualità dell'aria intermedi per il 2030". La nuova Direttiva sulla qualità dell'aria, così come approvata dal Pe, prevede un controllo periodico da parte delle istituzioni in modo da monitorare che la riduzione delle emissioni inquinanti sia costante.

(adnKronos)


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