Clima, il ritiro dei ghiacciai aggrava il rischio siccitÃ
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- Creato 10 Settembre 2023
- Pubblicato 10 Settembre 2023
ROMA, 10 set. - Per gli esperti di Greenpeace e Cgi il ritiro dei ghiacciai aggrava anche il rischio di siccità durante il periodo estivo, quando la fusione della neve e dei ghiacci accumulati durante l'inverno sopperisce alle minori piogge.
Senza i ghiacciai, verrebbe meno questa importante riserva d'acqua, essenziale sia per gli ecosistemi sia per le attività umane, a partire dall'agricoltura.
"Le proiezioni basate sugli scenari climatici a nostra disposizione suggeriscono che entro il 2060 fino all'80% della superficie dei ghiacciai italiani alpini sarà scomparsa, con enormi impatti sui volumi di acqua di fusione rilasciata. Significa che senza questi ghiacciai tra 30-40 anni avremo delle siccità sempre più intense anche a valle", continua Diolaiuti.
"Dobbiamo renderci conto che la responsabilità è in gran parte nostra: è indubbio che le attività antropiche, in primis le emissioni derivanti dalla combustione dei combustibili fossili, abbiano determinato un aumento di gas climalteranti che sono i principali responsabili del riscaldamento atmosferico attuale. La temperatura sta aumentando in maniera molto rapida, un aumento mai visto nel recente passato che va di pari passo proprio con il ritiro dei ghiacciai, migliori testimoni dei cambiamenti climatici", aggiunge.
La prima tappa della spedizione congiunta di Greenpeace Italia e Cgi per raccontare lo stato di salute di questi giganti di ghiaccio, si è svolta al ghiacciaio dei Forni, in Alta Valtellina, nel Parco Nazionale dello Stelvio mentre la seconda tappa è stata sul ghiacciaio del Miage, in Valle d'Aosta, dove è stata misurata la fusione annuale di questo importante gigante di ghiaccio appartenente al gruppo del Monte Bianco.
(adnKronos)