Rapporto Mal'Aria Legambiente: Mantova deve ridurre del 50% emissioni Pm 2,5 e del 38% quelle del Pm 10

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Mantova Vista6MANTOVA, 30 gen. - Mantova deve ridurre drasticamente le concentrazioni di inquinanti nell'aria per adeguarsi alle normative europee che entreranno in vigore dal primo gennaio 2030 (20 mg/mc per il Pm 10, 10 mg/mc per il Pm 2,5 e 20 mg/mc per il biossido di azoto).

In particolare, secondo quanto riportato nel rapporto "Mal'aria di città" di Legambiente, il capoluogo virgiliano dovrebbe contrarre del 38% le emissoni di Pm 10 e del 50% quelle del Pm 2,5, mentre per il biossido di azoto la riduzione dovrebbe essere del 9%.

Per quanto riguarda il Pm10, secondo il Rapporto di Legambiente nel 2022 sono 29 le città, tra quelle di cui si hanno a disposizione i dati, con almeno una centralina oltre il limite di legge di 35 giorni di sforamento consentiti dall'attuale normativa. Su tutti Torino (Grassi) con 98 giorni oltre i limiti, seguita da Milano (Senato) con 84. Anche Mantova non se la passa bene con la centralina Ariosto che ha registrato 66 giorni di sforamento dei limiti del Pm10.

Per quanto riguarda i valori medi annuali, nessuna città ha fatto registrare il superamento del limite previsto da normativa (40 µg/mc): Milano Torino e Cremona si sono fermate infatti a 35 µg/mc; Alessandria e Andria a 34 µg/mc, Modena, Monza, Asti, Lodi e Verona 33 µg/mc, Reggio Emilia, Brescia, Mantova, Padova, Vicenza, Pavia, Rovigo e Treviso 32 µg/mc, Venezia, Ragusa e Piacenza 31 µg/mc, Vercelli, Parma e Novara 30 µg/mc.

"L'inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza", dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente. "In Europa, è la prima causa di morte prematura dovuta a fattori ambientali e l'Italia registra un triste primato con più di 52.000 decessi annui da PM2.5, pari a 1/5 di quelli rilevate in tutto il continente. È necessario agire con urgenza per salvaguardare la salute dei cittadini, introducendo politiche efficaci ed integrate che incidano sulle diverse fonti di smog, dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall'industria all'agricoltura. In ambito urbano è fondamentale la promozione di azioni concrete sulla mobilità sostenibile attraverso investimenti importanti sul trasporto pubblico, il ridisegno dello spazio cittadino con pedonalizzazioni e zone 30, politiche di promozione dell'uso delle due ruote in sicurezza, la diffusione delle reti di ricarica dei mezzi elettrici, facilitando la scelta di ridurre fortemente l'uso dell'auto privata. Chiediamo al Governo, alle Regioni e ai Comuni, di mettere in campo azioni coraggiose per creare città più pulite e sicure. La salute è un diritto fondamentale che non può essere compromesso".


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