Ambiente, l'energia pulita serve al pianeta ma anche alla crescita economica
- Dettagli
- Creato 11 Gennaio 2023
- Pubblicato 11 Gennaio 2023
ROMA, 11 gen. - In base ai dati dell'International Energy Agency, per portare l'economia globale dall'utilizzo delle fonti d'energia basate su combustibili fossili verso una economia autenticamente 'pulita', il sistema economico nel suo complesso (pubblico e privato) dovrà investire circa 4.000 miliardi di dollari ogni anno a partire dal 2030.
Una cifra grandissima ma che è legalmente superata dal 'costo opportunità ', cioè dal costo di non fare nulla e subire passivamente i riflessi negativi che i cambiamenti climatici portati dal riscaldamento globale e dalle altre distorsioni sull'ambiente derivate da anni di politiche negligenti, avranno sulla crescita globale.
Al riguardo, il colosso assicurativo Swiss Re, da tempo impegnato nel settore, ha prodotto uno studio molto accurato nel quale si dimostra che i cambiamenti climatici già ora in essere, se non contrastati, comporteranno un taglio al prodotto economico globale del pianeta di ben il 15% entro il 2050. Quindi la necessità di accelerare la transizione ha anche una forte motivazione in termini di maggiore crescita economica.
Negli Stati Uniti, l'Amministrazione in carica ha previsto per quest'anno 369 miliardi di dollari per sostenere il settore delle rinnovabili e per favorire il taglio delle emissioni aprendo un dibattito che ha assunto forti connotazioni politiche anche con posizioni trasversali rispetto agli schieramenti tradizionali. In questo contesto è interessante sottolineare che il mondo della grande finanza privata (forse perché prima degli altri percepisce gli 'economics' che sostengono la scelta green) è molto a sostegno del cambiamento schierando anche un campione d'eccezione come Larry Fink, Ceo del fondo d'investimento più grande del mondo, BlackRock, che non manca ormai in ogni occasione di ribadire la necessità e l'urgenza di fare investimenti sostenibili.
(adnKronos)