Sostenibilità, regole e consigli per ridurre consumi di energia in cucina

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Energia Costo2ROMA, 03 dic. – Visti i rincari energetici di quest'anno, se si vuole abbassare l'importo della bolletta a fine mese, allora conviene rivedere la propria dieta.

Bere troppo caffè americano e mangiare patatine fritte è sconsigliato. Non solo per la propria salute, ma perché il bollitore per l'acqua è uno degli elettrodomestici più energivori che troviamo in cucina, così come la friggitrice ad aria, con i quali si arrivano a consumare fino a 2 Kwh, in proporzione più della lavastoviglie che consuma circa la metà.

Gli gnocchi alla fine dei conti sono il primo piatto meno costoso in assoluto perché per cuocerli non servono più di tre minuti dopo l'ebollizione dell'acqua e in bolletta pesano appena 3 centesimi di euro a piatto se cucinati a gas. Bene anche un piatto di spaghetti – 0,06 euro con il gas – che impiega dieci minuti a cuocere, condito con una salsa semplice. Le lasagne giusto per i giorni festivi, dal momento che per prepararle è richiesto non solo l'uso del fornello per lessare pasta sfoglia e cuocere il ragù, ma anche del forno per la cottura finale: 0,85 euro se il fornello è a gas e il forno è elettrico. Sono alcuni dei consigli che Selectra, il servizio gratuito che confronta e attiva le offerte di luce, gas e internet per aziende e privati, ha sintetizzato in un vademecum.

Cucinare la pasta spegnendo il gas prima che la cottura sia terminata, la cosiddetta cottura passiva, come ha proposto qualcuno per abbassare i costi, è una proposta praticamente ininfluente visto che consente di risparmiare in bolletta soltanto 75 centesimi di euro al mese, ipotizzando di cucinare la pasta, che in media ha 10 minuti di cottura, 4 volte a settimana, con una cucina a gas. Più utile – secondo i calcoli di Selectra – seguire altri accorgimenti, come quello di utilizzare soltanto 700 ml di acqua, al posto del tradizionale litro, per preparare 100 grammi di pasta.

La sostenibilità ai fornelli passa anche dai materiali utilizzati per cucinare: ceramica o vetro sono perfetti per il forno perché non necessitano di temperature molto elevate ed assicurano la massima efficienza. Per le padelle, meglio quelle con il fondo perché diffondono uniformemente il calore. Senza dimenticare il coperchio, per evitare la dispersione del calore. Infine, conviene tagliare gli alimenti in pezzi più piccoli quando devono essere cotti, per cuocerli più velocemente e diminuire l'uso del gas.

La prima cosa da fare per ridurre gli sprechi di gas è spegnere i termosifoni o diminuirne la temperatura mentre si cucina: con l'uso del forno e dei fornelli l'ambiente si riscalda già di 2-3 gradi, poiché fino al 50% del calore si disperde. Poi è opportuno usare il forno con intelligenza. La quantità di energia assorbita dal forno elettrico varia in base alla temperatura di cottura: a 180 gradi il forno consumerà in 60 minuti circa un chilowattora, mentre a 200 si sale a circa 1,5 Kwh. Secondo i calcoli di Selectra, il suo utilizzo per 40 minuti due volte a settimana a 180 gradi aggiunge fino a 70 euro in bolletta l'anno. E' preferibile la modalità 'ventilata' che riduce i tempi di cottura; non sempre è necessario preriscaldare il forno, poiché i forni moderni raggiungono la temperatura desiderata in tempi brevi e, tra l'altro, sono in grado di mantenerla anche nei 20 minuti successivi allo spegnimento.

Lavastoviglie sempre a pieno carico e sbrinare il frigo regolarmente sono due consigli indispensabili per abbassare i costi dell'energia elettrica in un appartamento. Il frigo, tra l'altro, andrebbe collocato lontano da fonti di calore, come il forno o la luce diretta del sole, perché altrimenti rischia di consumare fino al 10% in più. Un risparmio considerevole lo si ha evitando di lasciare in standby televisori e altri apparecchi.

(askanews)


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