Green Economy, il Coronavirus rivoluziona la mobilità con piste ciclabili ed e-bike
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- Creato 05 Luglio 2020
- Pubblicato 05 Luglio 2020
ROMA, 5 lug. - Dimentichiamoci il mondo per come lo abbiamo conosciuto fin qui. Sì, perché sembra ormai chiaro, dovremo costruire uno nuovo.
Una sfida, un'occasione, come molti hanno sottolineato in questi giorni: rendere ordinario ciò che fino a poco fa era straordinario. Ed è proprio in quest'ottica che l'emergenza sanitaria che stiamo fronteggiando da mesi diventa occasione per rivedere la mobilità urbana visto che l'imperativo è e sarà garantire il distanziamento delle persone.
Addio agli "orari di punta". Per non creare assembramenti sui mezzi non basta imporre il seggiolino vuoto tra una persona e l'altra. Al vaglio, la possibilità di spalmare il lavoro su sette giorni, ipotizzando la differenziazione dell'orario di ingresso.
Più facile a dirsi che a farsi. Pensiamo a città come Milano e più ancora Roma, da sempre tra l'altro alle prese con il problema di sempre di servizi pubblici non sempre efficienti. Proprio in quest'ottica il Campidoglio sta già lavorando a una strategia che punta a rivedere il trasporto pubblico all'interno della quale rientrerebbe il contingentamento sui mezzi pubblici e nelle stazioni metro, contapasseggeri e segnaletica a terra su tutti bus e alle fermate per rispettare le distanze tra passeggeri.
Legambiente punta sulla bici e spinge sul car sharing (auto soprattutto elettriche, bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini), e di proseguire, anzi potenziare lo smart working nell'ottica di ridurre il traffico di pendolari.
Dalle maggiori associazioni ciclistiche e ong ambientaliste è arrivato un pacchetto di misure per incentivare la mobilità sostenibile nella fase 2.
Ma c'è, come sempre il rovescio della medaglia: l'obiettivo dichiarato è evitare che la gente prenda in massa l'automobile, ma il rischio è che – proprio per aggirare il contagio sui mezzi pubblici – possa esserci un'impennata dell'uso delle quattro ruote negli spostamenti con gli annessi problemi di traffico.