Metalmeccanici in sciopero per rinnovo del contratto, flash mob in piazza Sordello. Massari: 'Se non crescono salari Paese resta fermo'
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- Creato 04 Novembre 2020
- Pubblicato 04 Novembre 2020
MANTOVA, 04 nov. - Il 5 novembre del 2019 veniva presentata dai Sindacati confederali a Federmeccanica la piattaforma per il rinnovo del contratto di categoria dei lavoratori metalmeccanici.
E il 5 novembre prossimo è stato programmato lo sciopero nazionale di 4 ore da parte di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm perché ancora il contratto non è stato rinnovato.
Anzi, le trattative fra sindacati e Federmeccanica sono ferme dopo che quest'ultima ha fatto saltare il tavolo dei negoziati perché i sindacati hanno dichiarato lo stato di agitazione. Una procedura definita "normale" quest'ultima da parte di Marco Massari, segretario provinciale Fiom Cgil Mantova, "dopo 11 mesi - prosegue - di incontri assolutamente non proficui, con Federmeccanica arroccata sulle proprie posizioni e decisa a portare avanti la linea Bonomi di non fare contratti nazionali con aumenti superiori all'indice Ipca (indice inflazione depurato dai costi energetici, ndr) perché si perderebbe potere d'acquisto a danno dei lavoratori e dell'economia in generale. Noi vogliamo difendere questo potere d'acquisto. Questo paese da troppi anni è quello che cresce meno in Europa, perché non stanno crescendo i salari. Quando tre anni fa abbiamo accettato gli aumenti legati all'Ipca, lo abbiamo fatto in cambio di un ampliamento della contrattazione di secondo livello, che non c'è mai stata". "Dobbiamo concordare - continua ancora Massari - aumenti superiori all'inflazione".
L'aumento del salario in base a determinati parametri è senz'altro una delle principali rivendicazioni dei sindacati, ma non l'unica: "La parte economica è importante - precisa Stefano Bridi di Fim Cisl Mantova - ma ci sono anche altri punti imprescindibili contenuti nella nostra piattaforma. E mi riferisco a questioni importanti come la riforma dell'inquadramento, la certificazione delle competenze, la parte relativa al welfare e la tutela della salute e della sicurezza. Ritengo che questo contratto debba essere innovativo come l'ultimo rinnovato, dove hanno trovato applicazione importanti riforme come il diritto soggettivo alla formazione".
È importante, fondamentale, che il tavolo delle trattative si ricomponga al più presto e che si arrivi a un rinnovo come sottolinea anche Luciano Di Pardo di Uilm Mantova: "Siamo determinati a rinnovare il contratto - dice - e la nostra responsabilità l'abbiamo ampiamente dimostrata nel momento della ripartenza con la formazione dei protocolli che oggi sono applicati. Chiediamo la riapertura del negoziato e risposte soddisfacenti sia dal punto di vista normativo che salariale. Vogliamo riaffermare il contratto come unità di tutti i lavoratori metalmeccanici".
Prima della mobilitazione nazionale, a livello locale c'erano già stati scioperi spontanei in diverse aziende metalmeccaniche del territorio che hanno riscontrato una buonissima adesione, anche superiore al 90%. "A dimostrazione - spiega Massari – che i lavoratori hanno capito l'assoluta necessità di tornare al tavolo delle trattative e portare a casa i risultati inseriti nella nostra piattaforma di rinnovo". "Devo anche rilevare - aggiunge il segretario Fiom Mantova - che alcune aziende del territorio aderenti a Federmeccanica stanno mal digerendo l'atteggiamento di quest'ultima perché in un periodo in cui è necessario lavorare molto per recuperare il gap generato dal lockdown di marzo e aprile, il blocco degli straordinari e gli scioperi certo non aiutano".
Giovedì 5 novembre dalle ore 10 in piazza Sordello a Mantova è in programma un flash mob, ovviamente a numero limitato per rispettare le normative anti covid, al quale saranno presenti i Sindacati e i lavoratori.